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15 ottobre 2011 Indignati in piazza: a Roma scatta il piano sicurezza.

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Zaini e sacchi a pelo in spalla, sono già arrivati a Roma i primi partecipanti alla manifestazione nazionale del movimento degli Indignati. Attese -secondo gli organizzatori-oltre 100 mila persone. Timori per eventuali infiltrazioni di 'specialisti' dei tafferugli; circa 1.500 gli uomini delle forze dell'ordine impegnati a garantire la sicurezza. Gli 'indignati' saranno in piazza in tutto il mondo con manifestazioni in 951 città, in 82 paesi diversi. La diretta:

Draghi: “Hanno ragione a essere indignati” –il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi in una conversazione informale con la stampa al G20, afferma: “I giovani hanno ragione a essere indignati” ma “a patto che non degeneri la protesta”. Lo afferma . “Se la prendono con la finanza come capro espiatorio, li capisco, hanno aspettato tanto: noi all'età loro non l'abbiamo fatto”.

Di Pietro (Idv): “Indignati ma pacifici” –Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, lancia un appello affinché i cortei si svolgano pacificamente. “Oggi in tutto il mondo e anche a Roma ci saranno grandi manifestazioni. Il motivo per cui si manifesta è sacrosanto: ottenere un po' di giustizia in un mondo che non la conosce più. Proprio perché so quanto fondati siano i motivi della protesta e quanto sia comprensibile la rabbia che cova, soprattutto fra i giovani, voglio lanciare un appello perché nonostante tutto sia mantenuta la calma e la manifestazione sia tanto indignata quanto civile e pacifica, senza incidenti che farebbero comodo solo a Berlusconi e alla sua propaganda bugiarda”, scrive Di Pietro nel suo blog.

Scatta il piano sicurezza a Roma –Scatta intorno alle 12 a Roma la chiusura delle strade del centro e di quattro stazioni della metropolitana per la manifestazione degli Indignati prevista per le 14 da Piazza della Repubblica. Sono 500 i vigili urbani previsti in servizio per oggi nelle strade della Capitale mentre per garantire la sicurezza ci saranno in campo 1500 uomini delle forze dell'ordine. Dunque alle 12 saranno chiuse le stazioni metro Barberini, Spagna, Cavour e Colosseo, mentre l'Atac ha annunciato la deviazione di 39 linee bus. Off limits i siti archeologici centrali come Colosseo, Fori Imperiali, Foro Romano, Mercati Traianei e Colle Oppio, ai quali non si potrà accedere per tutto il giorno. Previsti anche sbarramenti lungo il percorso della manifestazione che arriverà a piazza San Giovanni attraverso via Cavour, via dei Fori Imperiali, via Labicana e viale Manzoni. I passaggi ritenuti più pericolosi, e che quindi verranno sbarrati e presidiati, si trovano all'incrocio tra via dei Fori Imperiali e via Alessandrina, via Napoleone III e via Gioberti, largo del Tritone, Piazza del Popolo all'angolo con il Tridente (Via del Babbuino, Via di Ripetta e Via del Corso). Dall'alto vigileranno due elicotteri della polizia che sorvoleranno la capitale.

Casini (Udc): “Mi preoccupa chi non va in piazza” – “Mi preoccupano molto di più quelli che non vanno in piazza, che aumentano ogni giorno perché vedono il governo distante anni luce dai problemi che li riguardano”. Lo ha affermato il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, a margine del convegno 'L'economia oltre la crisi”, promosso dalla Fondazione Iniziativa Subalpina.

Indignati da 80 province –Sono circa 80 le province italiane dalle quali si prevede l'arrivo di manifestanti per il corteo degli Indignati a Roma. Tra le province con il maggior numero di partecipanti attesi alla manifestazione ci sono Milano, Genova e altre dell'Emilia Romagna e della Toscana. Intanto ai caselli autostradali intorno alla capitale sono già in transito i pullman: ne sono attesi circa 750. Gli organizzatori stimano che per l'I-Day potrebbero sfilare in corteo tra le 100 mila e le 200 mila persone. Di fronte all'Università La Sapienza, in piazzale Aldo Moro, si stanno radunando i primi gruppi di studenti, il cui corteo è previsto che si muova verso le 12 per confluire in quello principale che partirà da piazza della Repubblica.

Bombassei (Confindustria): “Giusto manifestare” –  E' “giusto” secondo il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, che ogni tanto i giovani scendano in piazza. “L'importante – ha detto a margine di un convegno a Stresa – è che siano propositivi, non ci sia il caos per far caos”. Parlando dell'appuntamento degli Indignati oggi a Roma, Bombassei ha sottolineato che si tratta di un “sintomo di insoddisfazione”. “Non sono stupito – ha spiegato – i giovani hanno sempre fatto queste cose. In questo momento particolare non ne sentivo il bisogno ma siamo in democrazia”. L'importante é che la protesta “sia civile e con proposte chiare”. Insomma é “giusto che i manifestanti facciano proposte nuove” e il suo augurio è che “i politici ascoltino”.

Primi arrivi a Roma –Sono arrivati in piazza della Repubblica a Roma i primi partecipanti alla manifestazione nazionale del movimento degli Indignati prevista per le ore 14. Zaini e sacchi a pelo alla mano sono giunti con i pullman da Milano alla stazione Anagnina e da qui si sono spostati nella zona di Termini. “La passione politica non ha prezzo – recita uno dei primi cartelli esposti in piazza – per tutto il resto c'é Berluscard”. “Siamo del popolo viola di Milano – dice Pino, tra i primi arrivati in piazza della Repubblica -. Siamo arrivati con dieci pullman alla stazione Anagnina e di qui alcuni sono andati a San Giovanni dove è in corso un'assemblea pubblica, altri stanno facendo un giro per Roma in attesa dell'inizio del corteo”. “Perché mi sento un indignato? – dice Pino – Perché mio figlio guadagna 700 euro al mese, assiste disabili ed è costantemente precario e non può costruirsi un futuro. Spero che oggi non ci siano scontri, ma la tensione credo sarà inevitabile”.

15 ottobre 2011

 

Fonte:www.Tiscali.it