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Con l’Europa che lotta i Cobas hanno indetto lo sciopero generale il 14 novembre 2012

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Il governo Monti prosegue nella demolizione di redditi, servizi pubblici e Beni comuni, triturando implacabilmente salari e pensioni, scuola e sanità, posti di lavoro e diritti, giovani e precari.  Come se non fosse bastata la manovra “salva-Italia” e il furto delle pensioni, la legge Fornero e la spending review, Monti colpisce ancora con la “legge di in-stabilità” che accelera l’ingresso dell’Italia nella “spirale greca” di tagli e recessione, a cui seguono altri tagli fino alla catastrofe.

E’ evidente l’inutilità dei sacrifici visto che il debito pubblico continua ad aumentare così come la disoccupazione, la chiusura delle fabbriche e i licenziamenti; mentre spread e interessi sui titoli di Stato proseguono il saccheggio delle casse pubbliche, già devastate da una impudente corruzione istituzionale e dalla dilagante evasione fiscale.

I contratti del PI, della scuola e della sanità, già fermi dal 2009, restano bloccati fino al 2014 senza neanche l’indennità di vacanza contrattuale; la spesa per la salute pubblica sarà ancora tagliata (tra i 600 e i 1500 milioni annui), l’IVA verrà aumentata di un altro punto. E, come schiaffo brutale alla scuola pubblica, il governo vorrebbe aumentare per legge di un terzo l’orario dei professori delle medie e delle superiori a parità di salario, cosa mai successa in Italia (né altrove) per nessuna categoria, cancellando altre decine di migliaia di posti di lavoro dopo che il governo Berlusconi ne aveva già eliminati 150 mila, con un’ulteriore espulsione in massa di precari, già derisi con il “concorsaccio”. E nulla pagano gli evasori fiscali, i grandi patrimoni, banche, gruppi finanziari e industriali, mentre le ruberie delle caste politiche raggiungono il parossismo.E' ora che la crisi sia pagata da chi l'ha provocata e che ha continuato ad arricchirsi anche in questi anni! E’ ora di dire basta!Dopo la grandiosa riuscita della manifestazione NO MONTIdel 27 ottobre, i COBAS raccolgono l’invito internazionale a protestare il 14 novembre prossimo, con l’Europa che lotta: sciopero generale in Spagna, Portogallo e Grecia e mobilitazione europea della CES.

il 14 novembre scenderemo in piazza insieme all’Europa che lotta per:

 – NO al governo, alla distruzione di scuola, sanità e servizi sociali, alla chiusura delle fabbriche, ai licenziamenti, alla cancellazione dei diritti del lavoro, al blocco dei contratti e degli scatti, all’aumento dell’orario per i docenti, al concorsaccio per i precari, alla deportazione degli insegnanti “inidonei”;

– NO al precariato nella sanità salentina e alla privatizzazione e/o scioglimento delle società pubbliche partecipate dagli enti locali (in huose);

– SÌ a massicci investimenti nei Beni comuni e ambiente, all'assunzione dei precari della sanità e pubblica amministrazione, ad una politica economica pagata dalle finanze dei ricchi, dal taglio delle spese militari e dalla cancellazione delle missioni di guerra, dalla soppressione della corruzione e dei privilegi delle caste politiche e manageriali;

– NO all'Europa dei patti di stabilità, del Fiscal Compact, dell'austerità, dell'attacco alla democrazia;

– SÌ ad una democrazia vera nel paese e nei luoghi di lavoro.

in allegato il volantino del 14 Novembre 2012