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Coronavirus e dispositivi di protezione individuale per i lavoratori

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Spett.le
Presidenza del Consiglio dei Ministri
c.a. Avv. Giuseppe Conte

Spett.le
Ministero della Salute
c.a. Ministro On. Roberto Speranza

Spett.le
Ministero del Lavoro
c.a. Ministro On. Nunzia Catalfo

Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Dott. Michele Emiliano

Oggetto: adempimenti DPCM del 11/03/2020 coronavirus e fornitura D.P.I./mascherine.

Egregio Presidente del Consiglio, Ministro del Lavoro, Ministro della Salute, Presidente della Regione Puglia,
le Confederazioni Cobas di Brindisi e di Lecce in seguito all’emanazione del DPCM pubblicato in G.U. del 11/03/2020, vogliono portare alla Vostra attenzione la situazione che si registra di fatto sui luoghi di lavoro, dove le disposizioni normative stanno creando confusione e numerose tensioni tra lavoratori e datori di lavoro.
In particolare si fa riferimento a quanto disposto dall’art. 1, comma 7 e 8 del DPCM del 11/03/2020 laddove si legge “In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che…”.
Ebbene nonostante quanto poi disposto nel comma abbia come scopo quello di limitare il rischio biologico di contagio da Covid19 e tutelare la salute di tutti i lavoratori che operano nei cantieri, molta confusione e discussione sta creando il termine “si raccomanda”.
Ovvero i datori di lavoro soffermandosi su tale termine e nascondendosi dietro ad un dito, si stanno rifiutando di fornire i D.P.I/mascherine necessari alla tutela della salute di lavoratori affermando che il Governo ha parlato di raccomandazione e non di obbligo.
Oltre al dubbio circa la necessità di utilizzare i D.P.I/mascherine sui luoghi di lavoro dove i lavoratori hanno molti, frequenti e ravvicinati rapporti interpersonali si pone alla Vostra attenzione anche il problema che tali dispositivi non sono reperibili sul mercato da parte dei datori di lavoro. Tali carenze sono state già comunicate alle Prefetture di competenza.
La principale preoccupazione dei lavoratori che nonostante tutto continuano a prestare la propria attività lavorativa senza alcuna protezione, è spesso legata alla paura di un potenziale contagio e trasmissione del virus ai propri familiari o genitori anziani.
Alla luce di quanto su esposto e di quanto sta avvenendo nei vari luoghi di lavoro, si chiede un chiarimento ufficiale in merito all’obbligatorietà o meno dell’uso dei D.P.I/mascherine da parte dei lavoratori attraverso o una nota chiarificatrice rivolta a lavoratori e datori di lavoro o attraverso una disposizione legislativa che chiarisca la portata del DPCM del 11/03/2020.
Viste inoltre le difficoltà affrontate dalle famiglie dei lavoratori colpiti da questa crisi sanitaria/economica mondiale si chiede l’attivazione rapida degli ammortizzatori sociali per dare un aiuto a breve.

Brindisi e Lecce, 13 Marzo 2020

Confederazione Cobas Brindisi
Roberto Aprile

Confederazione Cobas Lecce
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella