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E’ Alba in tutti i sensi

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E’ un mix fra soddisfazione e commozione quello con cui accompagniamo l’approvazione del bilancio di esercizio di Alba Service al 31.12.19.
All’insediamento di questa amministrazione la dichiarata volontà di riesumare dal profondo degli abissi marini il veliero della partecipata sarà passata per il solito spot propagandistico.
Già dal 2012 l’azienda registrava perdite di esercizio diventate sempre più consistenti sino ad arrivare ad una esposizione debitoria di poco meno di dieci milioni di euro ed una completa inattività da tre anni. Il 2019 la svolta.
Nel corso dello scorso anno infatti sono riprese le attività aziendali, è stato interamente saldato l’indebitamento accumulato, è stata dichiarata la chiusura del concordato preventivo, sono state ripianante le perdite pregresse e ricostituito il patrimonio aziendale, mettendo l’assemblea sociale nelle condizioni di poter revocare lo stato di liquidazione e nominare un amministratore, affinché nell’esercizio delle attività aziendali si passi da una gestione di tipo conservativo, tipica nello stato di liquidazione, ad una di crescita e sviluppo, possibile per una società finalmente uscita dal tunnel del deficit.
L’esercizio si è chiuso con il conseguimento di un utile pari a sette milioni e mezzo di euro, alla cui determinazione hanno inciso da un lato il contributo regionale di € 1.273.000 e dall’altro l’accordo concordatario, con il pagamento debitorio di 3.100.000 su 9.700.000 di esposizione, ed il riavvio delle attività d’impresa da aprile. Il risultato maturato consente di affrontare le perdite rilevanti dei precedenti esercizi e di uscire con un utile di 13.672 euro -che sarebbe stato maggiore se l’attività fosse stata svolta per l’intero anno e non solo a partire da aprile e se la gestione non avesse dovuto farsi carico del contributo per la CIGD che ha pesato per ben 145 mila euro- ed un valore del patrimonio netto di 11.627.
Non dimentichiamo che dal mese di febbraio scorso le ore lavorative settimanali son passate da 16 a 21, sebbene l’emergenza pandemiologica abbia di fatto sospeso le attività ordinarie dal 13 marzo, garantendo un servizio di emergenza, mentre continuano regolarmente senza interruzioni le attività degli assistenti sociali.
Alla data del 31.12.2019 l’organico era di 93 unità così suddivise: strade n. 11, scuole n. 20, amministrazione n.3, servizi sociali n.10, in CIG al 100% n.30 e in aspettativa per altri impieghi n.19. Il patrimonio netto che residuerà, pari ad € 11.627, renderà possibile la revoca dello stato di liquidazione a condizione che si voglia trasformare la società da spa ad srl; alternativamente, qualora si volesse mantenere la forma di spa, si renderebbe necessario un nuovo conferimento da parte del socio unico al fine di portare il capitale sociale al minimo di legge. Il salvataggio della partecipata avrà, peraltro, innegabili effetti positivi sul patrimonio dell’Ente Provincia ed in termini di bilancio consolidato. Senza aver perso un solo posto di lavoro.
Tutto ciò è stato possibile grazie alle idee chiare e ferme della parte politica, impresse nelle linee programmatiche del Presidente Minerva, ma anche dalla competenza e dedizione della parte tecnica nei suoi vari livelli che ne ha dato esecuzione. Ora però che il veliero è fuori dall’acqua deve navigare a gonfie vele ed è quello che faremo in piena sintonia con la Regione.
Duole solo che a questa navigazione non dia più il suo fondamentale apporto il compianto ing. Merico.

Lecce, 23 aprile 2020

Provincia di Lecce
Consigliere Provinciale
Avv.Nunzio Dell’Abate

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