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Ecotecnica, 13 licenziamenti in arrivo. Gli unici a pagare adesso sono i lavoratori !

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Il Sindacato Cobas è stato convocato da Ecotecnica insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali, società che gestisce il servizio della raccolta dei rifiuti a Brindisi e Sandonaci, questa mattina presso la Confindustria di Brindisi per ricevere informazioni su alcune gravi decisioni prese dall’azienda che saranno attuate nei prossimi giorni.

Le gravi decisioni riguardano 13 lavoratori di Ecotecnica a cui sarà inviata una contestazione disciplinare con immediata sospensione cautelare dal lavoro.

La società Ecotecnica ci ha informato che dopo la interdittiva antimafia realizzata dalla Prefettura di Lecce nei confronti della Gial Plast, che ha portato al licenziamento di 30 lavoratori, ha pensato di rivolgersi volontariamente all’organismo di vigilanza  relativamente alla applicazione del decreto legislativo 231/2001.

L’organismo di vigilanza dopo aver spulciato le storie di tutti i dipendenti ha suggerito una lista di 13 lavoratori.

Tutto questo come una sorta di aspetto preventivo di possibili decisioni delle Prefetture.

I lavoratori una volta ricevuta la contestazione disciplinare saranno ascoltati per le loro giustificazioni dall’azienda, quasi sicuramente subito dopo saranno raggiunti da una lettera di licenziamento.

I lavoratori si rivolgeranno allora ai giudici che in caso di sentenza di licenziamento illegittimo applicheranno la legge Fornero, che prevede al posto del reintegro a lavoro alcune mensilità di indennizzo .

L’unica colpa di questi lavoratori è stata quella di aver avuto problemi con la giustizia, di aver espiato le condanne, di aver messo la testa a posto attraverso il lavoro.

Il Sindacato Cobas aveva previsto ampiamente l’effetto domino della interdittiva antimafia promossa dalla Prefettura di Lecce nei confronti della Gial Plast ad altre aziende, così è stato.

Proprio per questo Cobas ha proposto alle altre organizzazioni sindacali nel corso di riunioni svoltesi a Lecce di dichiarare sciopero e recarsi tutti quanti a Roma ai diversi ministeri interessati come Giustizia , Sviluppo Economico, Interni, affinché il diritto costituzionale a reinserirsi nella società sia ampiamente riconosciuto e un cambiamento delle leggi che assicurano una ampia discrezionalità alle aziende e alle Prefetture .

Gli unici a pagare adesso sono i lavoratori !!!

Brindisi, 27 Maggio 2019

Cobas Lavoro Privato
Roberto Aprile

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