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La visita in Parlamenti dei leaders religiosi

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In margine alla notizia, poco diffusa, sul rilevante numero (oltre 100) di parlamentari tedeschi, non presentatisi  in aula al  momento della visita di Benedetto XVI, c'è da annotare postivamente la proposta di invitare successivamente i rappresentanti di altre religioni.

Al tempo della visita al Parlamento italiano di Papa Woityla 11 furono gli onorevoli dissenzienti che non parteciparono all' incontro; non risultò  avanzata analoga iniziativa verso esponenti massimi di altri culti,  come la valdese, in cui spicca una figura femminile, la pastora Buonafede.
Non va neanche dimenticato che i parlamentari italiani, unanimi applaudirono la sollecitazione del pontefice per il varo dell' amnistia, su cui dopo si rincorsero scaricandosene  la responsabilità.
Vale precisare serenamente che la lesione del principio di laicità, sollevata in questa come in tante altre vicende o occasioni, si determina non tanto per richiami ad una fede nell'azione pubblica, quando ad  una di esse si assicurano in esclusiva facoltà, privilegi e provvidenze con  compromessi e trucchi legislativi, uno per tutti il “papocchioxMille”, un occhio chiuso sull'ICI e tanto altro ancora, a tutti i livelli,
                     Giacomo Grippa (Lecce)