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Le fasce di merito stanno per comparire… si prepara una applicazione più diluita nel tempo della Brunetta!

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Il consiglio dei Ministri ha approvato una norma correttiva della Legge Brunetta che rinvia alla prossima contrattazione collettiva nazionale la attuazione delle fasce di valutazione, quindi i contratti decentrati già siglati che prevedono l’applicazione delle fasce di merito risulterebbero, oggi, in contrasto con la normativa.

A leggere attentamente la bozza del decreto correttivo, vi si trovano alcuni punti estremamente pericolosi come l'obbligo per i contratti decentrati (sottoscritti dopo il 15 Novembre 2009) di adeguarsi alla legge Brunetta (un effetto retroattivo che ha come obiettivo quello di scatenare la Corte dei Conti contro i Comuni “inadempienti”….).

La posta in gioco è ancora più alta perchè il Governo si avvale del principio retroattivo per privare i contratti collettivi nazionali della possibilità di disciplinare tutte le materie riguardanti l'organizzazione, gli incarichi dirigenziali, le progressioni verticali, il riconoscimento dei dirigenti come datori di lavoro.

Ma il correttivo non fa altro che tramutare in legge l'accordo sindacale del febbraio scorso tra Aran e Cisl Uil e Ugl e lascia alle Amministrazioni la possibilità di utilizzare le risorse aggiuntive previste dall'articolo 16, comma 5, dl 98/2011, convertito in legge 111/2011, cioè il 50% dei risparmi derivanti dall'attuazione di misure di contenimento della spesa aggiuntive.

Detto in altri termini, il Governo taglia fondi alla Pubblica amministrazione che a sua volta taglia alcune spese. Queste spese vengono chiamati risparmi e una quota va ad incentivare le prestazioni individuali secondo il sistema delle fasce. 

In sostanza, non cambia nulla rispetto alla Brunetta, solo si costruiranno con il sindacato le procedure per dare vita alle fasce. In compenso, si prende atto che negli enti ci sono più dirigenti a contratto rispetto a quanto previsto nella legge.

Sarà ridotta la spesa per i Dirigenti? Manco per sogno, si potrà alzare il numero dei dirigenti fino al 18%. Ecco come il Governo risparmia……….!

Nel frattempo, con la manovra finanziaria da 87 miliardi di euro, arrivano cospicui tagli agli Enti locali (Comune, Aziende Sanitarie, Province e Regioni) che determineranno aumento delle tariffe e tagli/privatizzazione dei servizi. I RISPARMI, come ormai definiscono i tagli, graveranno sul personale della Pubblica Amministrazione con salari e assunzioni bloccate per i prossimi anni e con una devastante applicazione delle normative Brunetta che annulleranno il potere di acquisto e il potere di contrattazione.

Della serie dal sindacato concertativo a quello delle clientele....

COBAS PUBBLICO IMPIEGO