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No al mega ospedale nuovo. Potenziamo gli ospedali esistenti chiusi dal riordino ospedaliero della Regione Puglia

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In questi tempi di crisi generalizzata, economica e sociale, mentre tutti siamo in apprensione per la diffusione del Covid-19 è assurdo che ci siano coloro che pensano a sollecitare i sindaci, e il Presidente della regione Puglia, affinché possano costruire il famoso mega-ospedale nuovo, ancora in fase di progettazione, del Sud-Salento.
Mentre tutti siamo impegnati anche in questa provincia a capire l’evolversi di questo virus, qualcuno oggi sulla stampa incalza a fare presto a spendere 145 milioni di euro, per 400 posti-letto per costruire un nuovo ospedale.
Questo accade oggi, dopo che negli ultimi 10 anni sono stati chiusi 6 ospedali nella nostra provincia, accorpati reparti e chiusi pronto soccorso e punti di primo intervento.
Noi come COBAS di Lecce del Pubblico Impiego sanità diciamo che è follia allo stato puro pensare di costruire una nuova mega-struttura ospedaliera. Neanche se lo studio di progettazione e fattibilità di questo nuovo ospedale è stato, da tempo, affidato ad una società di architettura di fama internazionale, spesso pubblicizzata dal Sole 24 ore.
Questo è un imbroglio che si sta perpetrando sotto gli occhi, poco attenti, dei salentini e che puzza un miglio lontano di bruciato.
Come COBAS sollecitiamo invece, oltre a collocare le tende della Croce Rossa per farle fungere da triage davanti ai Pronto Soccorso dei Nosocomi, per futuri contagi, che per l’emergenza del Covid-19 si devono riaprire gli ospedali zonali chiusi, visto che il governo parla di aumentare i letti negli ospedali, di chiudere le scuole, e sospendere le attività sportive.

Maurizio Maccagnano
sindacalista dissidente
dei COBAS P.I.
Provincia di Lecce

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