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personale sanitario non vaccinato da eroi a perseguitati

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Lettera aperta di un operatore sanitario non vaccinato e che da eroe diventa perseguitato dalla Direzione dell’Ospedale e ASL

Ci si scaglia anche in difesa del personale sanitario che non vuole sottoporsi a vaccinazione.
Si chiede:
• quanti degli operatori sanitari si siano sottoposti a vaccinazione per convinzione o per paura di perdere il posto di lavoro?
• Ci si può sottoporre ad un trattamento sanitario perché minacciati del proprio posto di lavoro?
• Si può essere costretti a firmare (obbligatoriamente) un consenso di cui non si condivide niente per non perdere il posto di lavoro? Se è un vaccino obbligatorio per i sanitari perché firmare questo consenso?
• Perché tutti dicono non accade niente però poi non si assumono la responsabilità di scriverlo? E si nascondono dietro a scudi penali e così via?
Ci si chiede se si può essere “minacciati” o “moralmente costretti” a sottoporsi ad una pratica sperimentale.
Ci si chiede se sia giusto obbligare persone a vaccinarsi per poi girare per le strade del Salento dove non c’è misure, né regole, né numero, né civiltà, né niente…….!
Un numero cospicuo di questo personale che fino a ieri erano chiamati angeli e che non hanno esitato a portare assistenza sfidando qualsiasi paura oggi vengono additati ed etichettati come privi di senso civico sol perché non vogliono sottoporsi alla pratica del vaccino.
Tutti i buoni propositi del 2020 e tutte le buone promesse fatte a tutto il personale sanitario che ha combattuto sul campo la battaglia, quando i presidi (D.P.I.) scarseggiavano e quando si lavorava senza mascherine contro un qualcosa di misterioso e mortale, si sono dissolti come una bolla di sapone, personale che ha lavorato, che ha rischiato la vita, gente che si spogliava fuori di casa, gente che si è isolata in casa e che hanno tenuto i propri cari lontani per la paura di portare il male in famiglia.
ESISTE UN DIRITTO NATURALE
E ci sono operatori sanitari che non vogliono vaccinarsi che hanno combattuto la battaglia in prima persona, no nella quattro mura domestiche avvalendosi di permessi e malattie.
Paradossalmente oggi non si considera ciò?
Il Presidente della Regione Veneto ha adottato la legge europea evitando le sospensioni del personale sanitario che non ha voluto vaccinarsi.
Per contro viene premiata gente che si è rintanata in casa per paura, dirigenti che si sono persi, richiamati al servizio e che ora possono permettersi di fare gli eroi e che vengono premiati con la poltrona vaccinale (60 euro l’ora).
VERGOGNA!
Si chiede un incontro per mediare e trovare una soluzione per tutto il personale che non vuole sottoporsi a vaccinazione.
Si chiede al Presidente Emiliano che la voce sia ascoltata e che vengano difesi i diritti di tutti i lavoratori specie di coloro che hanno dato prova del proprio valore.
Esiste un diritto naturale e tutto questo è in netta contrapposizione con il principio di libertà.

Un operatore sanitario

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