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Revoca n.31 licenziamenti Operatori Socio Sanitari dell’Asl di Lecce. Li chiamavano eroi ……

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Spett.le
Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) Lecce
c.a. Direttore Generale Dott. Rollo

Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Dott.Michele Emiliano
c.a. Assessore Sanità Dott.Pier Luigi Lopalco
c.a. Direttore Dipartimento Promozione della Salute Dott.Vito Montanaro

Spett.le
Task Force
c.a. Presidente Leo Caroli

Spett.le
Prefettura di Lecce
c.a. Sua Eccellenza Dott.ssa Maria Rosa Trio

Oggetto: revoca in autotutela Disposizione della Direzione Generale n.147902 del 04/10/2021 dell’Asl di Lecce e riconoscimento dei contratti sottoscritti a 36 mesi e proroga dei restanti ad almeno 12 mesi.

La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego chiede la revoca in autotutela della Disposizione della Direzione Generale n.147902 del 04/10/2021 in quanto palesemente in contrasto con la legislazione nazionale e regionale vigente in materia e il rispetto dei contratti a 36 mesi già sottoscritti e il passaggio a 36 mesi dei restanti contratti.
Si diffida ASL di Lecce a dar corso a quanto disposto nella suddetta “Disposizione della Direzione Generale” in quanto palesemente contraria all’articolo 36, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, in quanto il lavoro a tempo determinato è ammesso «per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale».
La suddetta Disposizione della Direzione Generale n.147902 del 04/10/2021 è in palese contrasto anche con la Deliberazione del Presidente della Giunta Regionale n. 1756 del 18 novembre 2020 “Indirizzi per un’azione condivisa di contrasto alla pandemia da SARS-COV 2. Linee di intervento” perché quest’ultima detta le linee guida da rispettare per le assunzioni a tempo determinato nel servizio sanitario pugliese che devono essere almeno per n.36 mesi.
Infatti, la Deliberazione 18 novembre 2020, n. 1756 pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 159 del 20-11-2020 del Presidente della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 41, comma 5 dello Statuto della Regione Puglia prevede a pagina n.3 al punto 8. “Assumere a tempo determinato per tre anni medici, infermieri, OSS, per il rafforzamento dell’organico sia nei setting ospedalieri, sia nei setting territoriali, nelle more della ridefinizione dei PTFP 2020-2022”.
Inoltre, ancora peggio, la Disposizione della Direzione Generale n.147902 del 04/10/2021 va a ledere posizioni soggettive già riconosciute e sottoscritte tra le parti quali i contratti a tempo determinato per n.36 mesi riducendoli arbitrariamente a semplici contratti a tempo per n.4 mesi più n.4 mesi per un totale di n. 8 mesi. Si pone in evidenza che i suddetti dipendenti assunti con contratto a 36 mesi hanno effettuato il licenziamento presso il precedente datore di lavoro anche avendo in atto contratti a tempo indeterminato e che mai avrebbero fatto questa scelta per contratti di 4 mesi più 4 mesi.
La Disposizione della Direzione Generale n.147902 del 04/10/2021 dell’ASL di Lecce di cui si chiede la revoca in autotutela è nulla perché contraria a disposizioni regionali e discriminatoria perché peggiorativa delle condizioni lavorative oltre a ledere il principio di uguaglianza tra lavoratori che svolgono le stesse mansioni ma in Asl pugliesi differenti.
Si fa presente che la scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego ha chiesto diversi pareri legali ad avvocati esperti in diritto amministrativo e in diritto del lavoro ed hanno risposto che ASL di Lecce non può modificare un contratto individuale di lavoro di lavoro sottoscritto con i dipendenti con una Disposizione della Direzione Generale.
Una parte di questi dipendenti ASL di Lecce con contratti a 36 mesi da qualche settimana sono stati assunti a tempo indeterminato poiché si tratta di posizioni in graduatoria immediatamente prossime allo scorrimento a tempo indeterminato della graduatoria O.S.S. del Riuniti di Foggia.
Si chiede di conoscere se per le assunzioni a tempo determinato si stia chiamando nuovamente chi in graduatoria aveva già rinunciato alla chiamata a tempo determinato in passato e quindi ha perso il diritto di chiamata a tempo determinato.
Per gli altri dipendenti con contratto di 4 mesi più 4 mesi si chiede la proroga ad almeno 12 mesi come effettuato dalle altre Asl pugliesi come ad esempio quella di Brindisi.
Si comunica che si effettueranno diversi sit-in di protesta a Bari nei pressi della Presidenza della Regione Puglia e a Lecce nei pressi della Direzione Generale dell’Asl di Lecce per il riconoscimento dei diritti dei citati lavoratori oltre che per lo scorrimento della graduatoria del Riuniti di Foggia.
Distinti saluti.
La meritocrazia deve vincere!

Lecce, 30 Ottobre 2021

Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella

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