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Roma: è morto l’uomo che si diede fuoco a Montecitorio

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“Per ricordare quanto abbiamo bisogno ancora di uomini dal cuore grande come Angelo”. Gli amici del Movimento 5 Stelle celebrano così Angelo Di Carlo, l'operaio di Forlì che otto giorni fa si era dato fuoco per protesta davanti a Montecitorio e che all'alba di domenica è morto in un ospedale di Roma. Con ustioni gravissime sull'85% del corpo, alla fine ha ceduto. Aveva 54 anni, vedovo, senza un lavoro fisso da tempo, preoccupato di non poter mantenere il figlio minorenne Andrea e amareggiato da un contenzioso con i tre fratelli per un'eredità. Una situazione che lo ha spinto al suicidio, un gesto compiuto in modo clamoroso. La fine di Di Carlo ha molto colpito il mondo della politica.

Una cosa molto triste, non ci sono parole per commentare! La classe dirigente del Paese ha il dovere di trovare una risposta ai problemi dei cittadini”. “E' una sconfitta per lo Stato e per le istituzioni – scrive su Facebook il leader dell'Idv Antonio Di Pietro -. I suicidi tra gli imprenditori e gli operai hanno ormai raggiunto un numero altissimo e questo è inaccettabile”. Secondo il leader di Prc-Se Paolo Ferrero “il governo è responsabile” della morte dell'operaio.

Di Carlo, originario di Anguillara, in provincia di Roma, ma trapiantato da molto tempo in Romagna, nella notte dell'11 agosto era arrivato in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, e dopo essersi cosparso di liquido infiammabile si era dato fuoco. I carabinieri di guardia erano intervenuti con un estintore e l'avevano salvato, ma l'uomo aveva riportato terribili ustioni su quasi tutto il corpo. Nel suo zainetto un biglietto e 160 euro da consegnare al figlio Andrea, oltre al numero di telefono del suo avvocato. Su Facebook erano subito nati gruppi di sostegno a Di Carlo, che ne appoggiavano le motivazioni e speravano si salvasse. Oggi agli amici di 'Sgargy', così era soprannominato, non è rimasto altro che convocare via internet una veglia silenziosa di lutto in piazza a Forlì, “senza slogan e senza bandiere”. E sul web hanno reso onore a Di Carlo i consiglieri regionali emiliano romagnoli del Movimento 5 Stelle, a cui era vicino. “Un mio saluto ad Angelo che ha lottato, ma non ce l'ha fatta”, scrive Andrea Defranceschi, mentre Giovanni Favia ricorda l'attivista “sempre in prima linea, ovunque ci fosse da dare battaglia”.