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Sit-in il 30 e 31 agosto dalle 15.30 alle 18.00 a piazza S. Marco a Roma per fermare l’ennesima guerra contro il popolo kurdo

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Per la fine dei bombardamenti turchi nel kurdistan del sud! 

Per una soluzione pacifica della questione kurda!

Dal 17 agosto l'aviazione turca ha cominciato una serie di pesanti bombardamenti nel Kurdistan del Sud, in territorio iracheno, ufficialmente diretti contro alcune basi delle forze di difesa del popolo (HPG), i combattenti del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), ma che hanno colpito anche obiettivi civili, uccidendo una famiglia di sette persone tra cui quattro bambini e costringendo alla fuga migliaia di abitanti: 170 sono i villaggi finora evacuati.  

Dopo gli attacchi dell'esercito iraniano nel Kurdistan iracheno dello scorso luglio, che come quelli odierni della Turchia nascondono dell'intenzione di ridimensionare il governo federale kurdo dell'Iraq,  la Turchia sceglie nuovamente la strada dell'annientamento di un intero popolo. A questa guerra la società civile kurda guidata dalle Madri della Pace sta rispondendo con un'azione di interposizione pacifica di scudi umani al confine con l'Iraq per scongiurare altre vittime dei bombardamenti, azione finora bloccata dall'esercito.

Stanchi di questa logica di guerra, desiderosi solo di vedere rispettati i diritti all'autonomia e all'esistenza del popolo kurdo, chiediamo alla comunità internazionale, in primo luogo all'Unione europea, di adottare misure contro le operazioni militari transfrontaliere in Turchia, che  costituiscono chiaramente una violazione del diritto internazionale. Chiediamo inoltre una soluzione pacifica della questione curda, una nuova costituzione per lo stato turco che garantisca i diritti delle minoranze, e il rispetto della democrazia.

Per rompere il silenzio sui bombardamenti turchi nel Kurdistan del Sud

Per fermare l'ennesima guerra contro il popolo kurdo

Sit-in il 30 e 31 agosto dalle 15.30 alle 18.00 a piazza S. Marco

Organizza la comunità kurda di Roma, in collaborazione con la rete romana di solidarietà al popolo kurdo