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sit-in nei pressi del Tribunale di Lecce dei lavoratori licenziati da Gial Plast e Colombo il 6 Febbraio

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Il Sindacato Cobas di Brindisi e Lecce insieme ad un gruppo di lavoratori licenziati dalla società Colombo e quelli licenziati dalla società Gial Plast in seguito ad una misura di interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Lecce organizza un sit-in nei pressi del Tribunale di Lecce giovedì 6 Febbraio 2020 alle ore 9,00.
Tale iniziativa sindacale è per portare a conoscenza dell’opinione pubblica la necessità che le sentenze dei tribunali tutte favorevoli ai lavoratori vanno rispettate dalla società Gial Plast in questione e da quelle che hanno seguito il suo esempio.
Abbiamo scritto al Presidente del Tribunale di Lecce per una sua eventuale disponibilità ad incontrare i lavoratori licenziati che vogliono rappresentare la difficile situazione in cui si sono venuti a trovare i lavoratori licenziati a causa del comportamento anomalo della società Gial Plast.
Ad oggi la posizione dei dipendenti è chiara, l’interdittiva non imponeva a Gial Plast di licenziare i lavoratori, ed adesso le Magistratura del Lavoro di Lecce, Brindisi e Foggia hanno dichiarato l’illegittimità dei licenziamenti obbligando al reintegro i lavoratori.
Questa situazione assurda ha messo in serie difficoltà economiche anche le famiglie di questi lavoratori.
Nella Repubblica Italiana tutti i cittadini italiani hanno diritto a lavorare per il sostentamento proprio e della propria famiglia, infatti la Costituzione prevede all’art.1 che l’Italia è fondata sul lavoro che rappresenta il principio cardine su cui si è costituito l’ordine democratico e che subordina l’attività lavorativa al rispetto delle leggi della civile convivenza, del codice civile e dei contratti collettivi nazionali.
Dal combinato disposto tra l’art.1, art.3 e art. 27 comma 3 della Costituzione e altre disposizioni di legge si evince che la Repubblica italiana deve garantire il lavoro a tutti i cittadini anche a quelli che si sono macchiati in passato di reati senza distinzioni per avere il reintegro sociale.
Spesso ove possibile l’ordimento giuridico prevede che il recupero sociale di quei cittadini che si sono macchiati di reati avvenga proprio tramite il lavoro, addirittura in alcuni casi a chi è detenuto viene concessa la possibilità di uscire dal carcere per andare a lavorare.
A conferma di quanto sopra ci sono in vigore diverse disposizioni di legge che prevedono incentivi per i datori di lavoro che assumono questi cittadini che abbiamo commesso reati.
Per questi motivi riteniamo illegittimi i licenziamenti effettuati da Gial Plast nelle Provincie di Lecce, Brindisi e Foggia e ne chiediamo l’immediato reintegro lavorativo anche alla luce delle sentenze di primo e secondo grado vinte dai lavoratori.

Lecce, 03 Febbraio 2020

Confederazione Cobas Brindisi
Roberto Aprile

Confederazione Cobas Lecce
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella

https://youtu.be/MwoFIohkFCQ

https://www.piazzasalento.it/licenziati-gial-plast-e-colombo-giovedi-sit-in-davanti-al-tribunale-di-lecce-si-rispettino-le-sentenze-150064

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