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Un primario di Lecce chiude un ambulatorio a Copertino

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Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Michele Emiliano
c.a. Direttore Dipartimento Promozione della Salute Dott.Vito Montanaro

Spett.le
Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) Lecce
c.a. Direttore Generale Dott. Rollo
c.a. Direttore Sanitario Dott.Carlà

Spett.le
Presidio Ospedaliero San Giuseppe
c.a. Direttore Sanitario Dott. Cosimo Longo

Spett.le
Comune di Copertino
c.a. Sindaco Prof.ssa Sandrina Schito
c.a. Consiglieri Comunale

Oggetto: Un primario di Lecce chiude un ambulatorio a Copertino

La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce, in occasione della riapertura dell’ospedale San Giuseppe da Copertino O.S., denuncia un fatto inaudito, che mette a repentaglio la salute dei cittadini per compiacere un primario del Fazzi, nella totale assenza dei vertici aziendali, mentre si assiste agli annunci farlocchi dei politici, oramai completamente in estasi per le prossime elezioni.
Intanto il San Giuseppe da Copertino, con Direzioni acritiche nei confronti di qualsiasi decisione esterna, anche palesemente dannosa, sprofonda sempre più in un baratro da cui difficilmente si potrà risollevare.
Con decisione autonoma del Dott Giuseppe Pulito, primario di Anestesia e Rianimazione del Vito Fazzi, l’ambulatorio di Terapia del Dolore del San Giuseppe da Copertino, il primo ambulatorio di Puglia per numero di pazienti e complessità degli interventi fatti, resterà chiuso perché, a suo dire, non accreditato. Eppure l’ambulatorio esiste da oltre 10 anni, era già stato identificato con delibera Regionale come centro spoke della rete dolore della ASL Lecce, effettua migliaia di visite per anno ed è stato in funzione fino a tutto febbraio 2020. Sarà stato il coronavirus che oltre a togliere la dignità al San Giuseppe da Copertino, ha eroso l’accreditamento dell’ambulatorio.
Vorremmo chiedere al dott Pulito, a cui evidentemente piace vincere facile, il senso di questa assurda decisione, non contrastata dal Direttore Generale e dal Direttore Medico Aziendale, che indebolisce l’offerta di salute ai salentini. L’impressione è solo e solamente di voler punire un presidio ospedaliero e un ambulatorio che si è dato troppo da fare, sa fare, ha professionalità di assoluto livello e oscura la ‘fama’ dell’ambulatorio del Fazzi. In definitiva un ambulatorio fuori standard per la ASL Lecce, secondo il vecchio detto “a ci fatia na sarda, a ci no fatia na sarda e menza”.
L’ambulatorio di Terapia del Dolore del San Giuseppe, in cui hanno lavorato figure emblematiche del salento, come il dott S. Colonna, il dott S. Marulli, con i numeri ha sempre dimostrato il proprio valore, garantendo ai pazienti professionalità e disponibilità; la chiusura ingiustificata, per futili motivi di rivincita personale, decretata da chi non ha autorità per farlo, è uno fatto di una gravità inaudita le cui conseguenze ricadranno inevitabilmente sui cittadini.
Si chiede ai vertici ASL di Lecce di intervenire prontamente e ristabilire, come indicato dalla Regione Puglia, le funzionalità del San Giuseppe come erano prima della chiusura a causa del coronavirus, così da garantire a tutti i pazienti il diritto alla salute.
Aspettando Vostre comunicazioni in merito, si porgono distinti saluti.

Lecce, 16 Giugno 2020

Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella


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