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Ospedale Cardarelli di Napoli: “market …..tari”

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Dopo l’ennesima notizia divulgata tempo fa a mezzo stampa,a proposito della circolare emanata dalla DMP con prot.n°005/13/DMP,che proibiva al personale in servizio di accedere alla struttura del supermarket presente in Azienda,questa OO.SS tiene a fare delle puntualizzazioni. Il buttarsi avanti, come suol dirsi a Napoli, è una tecnica ormai vecchia che questa amministrazione mette in atto sistematicamente per mettere come dire “e cart appost”,infatti,la diffusione della nota curata dalla DMP, viene fuori dopo un servizio fatto dalle Iene,in cui vengono “scovati”, o come meglio dire individuati dei lavoratori dell’INPS in servizio che effettuavano spese personali presso lo spaccio aziendale.

Pertanto pur trovandoci ancora sputtanati sulle prime pagine dei quotidiani locali, il personale del Cardarelli nulla ha a che fare con quella notizia.

Ma un ammissione di colpa, pubblica, a questa amministrazione siamo costretti a farla!

Ebbene sì Sig.Direttore Generale, Sig. Dirigenti il personale di questa azienda è costretto tutti i giorni a fare la spesa, passando di reparto in reparto, e senza carrelli (poiché non in dotazione)per la mancanza cronica di farmaci (sempre più scadenti) e di materiale (acquistato in chissà quale località cinese) per riuscire a garantire tutti i giorni quel minimo di assistenza e di terapia agli ammalati.Roba da terzo mondo, chissà cosa direbbero le Iene se interpellate.

Queste sono notizie da prima pagina,quelle vere quelle che attestano la grande forza di volontà di questi dipendenti che ancora una volta calandosi nel ruolo dei tutto fare, svolgono anche mansioni che non gli competono,per il bene soprattutto degli ammalati.

Ricordiamo a questa amministrazione, che non ha altre cose più importanti a cui pensare, che questo personale,ormai super stressato,strizzato fino all’ultima goccia di sangue(sotto tutti i punti di vista sia economico che fisico),caricato dal super lavoro non ha neppure più il tempo (e ci scusiamo per la nostra espressione un po’ volgare,ma contenuta nel vocabolario della lingua italiana)per “pisciare”.

Al Direttore Generale ricordiamo che sul tavolo delle trattative ci sono cose molto più importanti di cui discutere: spending rewiew e tagli ai comparti oltre che alle buste paghe dei lavoratori che diventano sempre più leggere, e mentre si chiedono sacrifici agli altri, per esempio,si tengono ancora in piedi nel 2013 due direzioni sanitarie che svolgono la stessa funzione…….. perché? perchè pagare due direttori (di cui uno sembra non avere i titoli) che svolgono la  stessa funzione?

Le nostre priorità assolute che non possono andare nel dimenticatoio sono:fascia economica per i lavoratori che ancora attendono invano;assunzioni di oss,figure ormai fantasma nel Cardarelli;assunzioni e sblocco del tour over per gli infermieri;mobilità interna trasparente (con tanto di graduatoria pubblica per merito) per gli infermieri (evitando lottizzazioni sindacali); demansionamento infermieristico;abolizione di tutte le ditte esterne appaltatrici…..

Capiamo l’attuale silenzio (apparente) di questa amministrazione bavagliata dagli organismi regionali, a causa della campagna elettorale già iniziata,ma i lavoratori del Cardarelli chiedono rispetto!!! Abbiamo già dato in “lacrime e sangue” e non un euro va più toccato dalla busta paga dei lavoratori di questa grande Azienda, ridotta oramai allo stremo di risorse sia umane che materiali da un Amministrazione irresponsabile e incapace, che deve solo andare a casa.

Napoli lì, 08.02.13        Coordinamento Aziendale Cobas Sanità