News

Addà passa’ a nuttat! Contro ogni sfruttamento: terra, lavoro… liberazione

0
0

In tutta Italia, nel corso degli ultimi anni gli immigrati sono stati protagonisti di numerose rivolte e lotte per conquistare i propri diritti di persone e di lavoratori.

In particolar modo il Sud d'Italia è stato scenario di importanti lotte condotte dai braccianti immigrati. A Castel Volturno, nella Piana del Sele, a Rosarno e lo straordinario sciopero auto-organizzato a Nardò di quest’estate.
Le condizioni di vita denunciate, e raccontate dai giornali di tutto il mondo, sono simili a quelle che migliaia di lavoratori vivono in tanti altri territori agricoli del Meridione: la Capitanata, la Piana di Gioia Tauro, il Nord della Basilicata, la Piana del Volturno, il Metapontino, la Piana di Sibari, il Nord Barese, il Siracusano, il Trapanese, il Ragusano.
Territori molto diversi tra loro, ma che hanno in comune il fatto che i precari equilibri del settore agricolo – in alcuni casi in perenne crisi, in altri casi in buona condizione di salute – si reggono esclusivamente sullo sfruttamento della manodopera immigrata. La sofferenza dell’agricoltura contadina porta allo spopolamento delle campagne, alla chiusura di molte aziende agricole (perdita in 10 anni di quasi il 36% delle aziende diretto Coltivatrici in Italia), alla concentrazione della proprietà a beneficio dei grandi gruppi dell'industria agroalimentare, della criminalità e della Grande Distribuzione Organizzata delineando il paesaggio di un nuovo latifondo.
Contadini, braccianti e consumatori si ritrovano vittime di questo sistema che conduce all’erosione progressiva dei diritti, dei salari e del benessere sociale.
Il 15 ottobre in occasione della prima giornata europea di mobilitazione contro le politiche anticrisi della Bce, del Fmi e dei governi, questi lavoratori saranno a Roma con le loro esperienze di sfruttamento e di lotta, a fianco di migliaia di altri lavoratori, stranieri ed italiani, insieme ai collettivi che da anni li sostengono nelle loro rivendicazioni, insieme ai produttori agricoli ed ai gruppi di consumo critico, che alimentano la filiera alternativa che coniuga qualità ed equità, insieme alle realtà sindacali e dell'autorganizzazione, che hanno ben chiaro che la conquista dei diritti degli ultimi rappresenta una trincea a difesa dei diritti di tutti.
Sempre a Roma, il 16 ottobre, si terrà presso la F.A.O. la giornata mondiale dell'alimentazione. Un occasione particolare per ricordare che il cibo non cade dal cielo, è il lavoro di migliaia di braccia che coltivano, raccolgono, trasformano, distribuiscono, a garantire che ogni giorno arrivi sulle nostre tavole, acquistandolo a caro prezzo con i nostri salari.
Con la partecipazione alla manifestazione del 15 ottobre e l’indizione di un’assemblea per il 16, vogliamo gettare le basi per l’apertura di una stagione di lotta che ponga il lavoro e la salvaguardia del territorio al centro delle politiche sull'alimentazione e l'agricoltura.
Sovranità alimentare e diritti dei lavoratori sono gli ostacoli più grandi alle speculazioni di chi controlla il mercato agroalimentare, la Grande Distribuzione Organizzata. La GDO ha ingigantito i suoi affari, controllando di fatto il ciclo dalla produzione (con l'imposizione dei prezzi ai contadini) alla vendita al consumatore (con l'imposizione dei prezzi al consumo). In questo ciclo c'è lo strangolamento dei contadini, c'è lo sfruttamento dei braccianti e quello dei lavoratori dei supermercati e delle industrie: questo sfruttamento è il loro profitto.
Per questo invitiamo tutti i lavoratori, consumatori e produttori, stranieri e italiani a partecipare con le proprie rivendicazioni a due appuntamenti:
  • il 15 ottobre manifestazione nazionale da Piazza della Repubblica a San Giovanni (appuntamento Uscita Metro Termini Via Giolitti, ore 13:00 per raggiungere insieme il concentramento)
  • il 16 ottobre assemblea pubblica al CSOA Ex Snia – Via Prenestina 173 – Roma, alle ore 11.00 per discutere l’elaborazione di una piattaforma, per la costruzione di un fronte unitario per condurre una nuova stagione di lotta contro sfruttatori e speculatori.
Prime adesioni:
A.R.I. – Associazione Rurale Italiana, Arci Crotone, Ass. “cittAperta” – Vibo Valentia, Ass.”Terronia città dell'uomo” – Vibo Valentia, Ass. FinisTerre – Salento, Ass. Michele Mancino – per la sovranità alimentare, BSA – Brigate di Solidarietà Attiva, C.S.O.A. Angelina Cartella – Reggio Calabria, C.S.O.A. EXSnia – Roma, Chiesa Battista – Reggio Calabria, Collettivo Onda Rossa – Cinquefrondi, EquoSud – Calabria, FLAI – CGIL Gioia Tauro, GAS la Cavagnetta – Torino, GasBo – Bologna, M.A.I.S. Movimento per l'Autosviluppo l'Interscambio e la Solidarietà – Torino, Osservatorio Antirazzista Pigneto Torpignattara – Roma, Osservatorio Migranti Africalabria – Rosarno, Osservatorio Migranti Basilicata, sQuola popolare l.o.SKA – Napoli per info e adesioni: equosud@libero.it