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Buon Natale e Buon 2024 per Voi !!! Sit-in Cobas lavoratori Cooperative ISPE Lecce

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Buon Natale e Buon 2024 per Voi !!! Sit-in Cobas lavoratori Cooperative ISPE Lecce

La scrivente O.S. Cobas Lavoro Privato ha effettuato un sit-in di protesta giovedì 21 dicembre 2023 a Lecce nei pressi della sede ISPE in via San Lazzaro n.15 di pomeriggio dalle 15,00 alle 18,30 per la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale che presta servizio nelle cooperative che svolgono servizi per ISPE Lecce.
L’occasione è per tenere viva la speranza di un futuro lavorativo dei dipendenti delle cooperative che svolgono servizi per ISPE Lecce e servirà per segnalare a chi di competenza che quest’anno NON ci sarà un Buon Natale e felice Anno nuovo per queste famiglie circa n.80 tra Infermieri ed Operatori Socio Sanitari.
I concorsi per Infermieri e Operatori Socio Sanitari banditi da ISPE nell’ultimo periodo hanno creato un futuro nebuloso per tutti i dipendenti delle cooperative per Infermieri, Operatori Socio Sanitari e Ausiliari.
Il sindacato Cobas è al fianco dei lavoratori dal primo momento da quando ha dichiarato lo stato di agitazione ed ha effettuato diverse manifestazioni di protesta a Lecce e Bari supportando le legittime aspettative dei lavoratori che prestano servizio nelle cooperative da molti anni.
Per questa vicenda ci sono stati diversi interventi politici il consigliere Regionale Antonio Gabellone ha chiesto la convocazione della terza Commissione Sanità della Regione Puglia, il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha chiesto la revoca in autotutela del bando, posizione condivisa in pieno dal sindacato Cobas.
Il comune di Maglie che esprime un rappresentante in consiglio di amministrazione di ISPE ha convocato un consiglio comunale monotematico ed ha deliberato all’unanimità, cioè maggioranza ed opposizione, in consiglio comunale il sostegno a tutti i lavoratori delle Cooperative.
Vi è stato uno scambio epistolare, che in tempi moderni si definisce di posta elettronica certificata, tra il Consigliere regionale Antonio Gabellone ed ISPE Lecce.
In Regione Puglia a Lecce l’Assessore regionale Sebastiano Leo ha convocato la Task Force per l’Occupazione o Tavolo Sepac per comprendere le problematiche lavorative e ruolo della Regione Puglia sulla vertenza.
Durante il Consiglio Comunale di Lecce del 29/11/2023 la scrivente O.S. Cobas insieme ad una delegazione di lavoratori delle cooperative è stata ricevuta dal Sindaco di Lecce Carlo Salvemini, dal Consigliere Comunale Pierpaolo Patti e dalla Consigliera Comunale la Senatrice Adriana Poli Bortone.
Le richieste rivolte al Comune di Lecce, che esprime un consigliere nel Consiglio di Amministrazione di Ispe, sono il ripristino del C.d.A. tutt’ora vacante e sostenere in tutte le sedi amministrative i lavoratori che hanno prestato servizio nelle cooperative da diversi anni con la revoca in autotutela del bando per n.47 O.S.S. e del bando per n.18 infermieri.
La scrivente O.S. Cobas del Lavoro Privato, in riferimento alla gestione della struttura ASP ISPE Lecce, come emerso in sede di audizione presso la Terza Commissione Sanità in data 23/10/2023, precisa quanto segue.
Il Regolamento Regionale 21 gennaio 2019, n. 4 “Regolamento regionale sull’Assistenza residenziale e semiresidenziale ai soggetti non autosufficienti – Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) estensiva e di mantenimento- Centro diurno per soggetti non autosufficienti”, prevede per le RSA private il divieto, in capo al proprio legale rappresentante, di esternalizzare la gestione della struttura a soggetti terzi.
Le uniche forme possibili di gestione esternalizzata consentite riguardano il servizio mensa, il servizio lavanderia e il servizio di pulizia.
L’art. 5.3 dello stesso regolamento intitolato “Requisiti minimi organizzativi per le RSA”, precisamente al comma 8, dispone che il divieto di esternalizzare la gestione della struttura a soggetti terzi non si applica alle RSA a titolarità pubblica, ovvero alle RSA di Aziende Sanitarie Locali, e alle RSA di Comuni e di Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP), in riferimento all’appalto del servizio di gestione ai sensi del d.lgs. n.50/2016 e s.m.i.
Quindi, applicando alla lettera la previsione dell’art.5.3 comma 8 del regolamento regionale n. 4 del 21 gennaio 2019 per l’accreditamento delle RSA a titolarità pubblica, ovvero alle RSA di Aziende Sanitarie Locali delle RSA di Comuni e di Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP), si evince che non vi è un obbligo tassativo da parte del legale rappresentante di gestire in proprio tutti i servizi della struttura.
Pertanto, la ratio della norma è che un privato non può affidare ad altri privati la gestione della struttura (ad eccezione della gestione dei servizi mensa, lavanderia e pulizia), mentre un soggetto pubblico può ricorrere all’affidamento a privati come disciplinato dalla Regione Puglia.
Dunque l’ASP ISPE Lecce, per ricevere l’accreditamento da parte della Regione Puglia e continuare ad operare, non è obbligata ad assumere alle proprie dipendenze il personale sanitario per cui viene meno il motivo che giustifica l’indizione del bando di concorso per n.47 unità di Operatori Socio Sanitari.
ASP ISPE Lecce, come previsto dal codice degli appalti D.lgs.50/2016, può continuare ad operare con le cooperative e per la salvaguardia dei livelli occupazionali e pertanto si chiede che si proceda con la revoca in autotutela del bando per n.47 Operatori Socio Sanitari, n.18 Infermieri e per tutte le altre figure professionali che hanno già prestato servizio da molti anni nelle cooperative.
I lavoratori sono stati costretti a fare un ricorso al Tar per il tramite dell’Avvocato Quinto perché tutte le istituzioni competenti sono rimaste silenti e non hanno preso in considerazione le loro legittime richieste mentre una soluzione alternativa al bando così come proposto rimane possibile e percorribile.
L’ultima vicenda in ordine cronologico di questa assurda vertenza è la risposta della Regione Puglia ai quesiti posti da ISPE circa l’interpretazione del regolamento regionale sugli accreditamenti.
La Regione Puglia ha precisato che trattandosi di azienda pubblica la stessa può scegliere tra la selezione pubblica con concorso oppure con la continuità dell’esternalizzazione dei servizi erogati all’interno delle proprie strutture, da sempre affidati alle cooperative.
La scelta tra una procedura piuttosto che un’altra per l’individuazione del personale è pertanto rimessa all’Ispe, che nell’ambito della propria autonomia gestionale può decidere la forma di affidamento maggiormente in linea con i propri indirizzi.
In tale ottica ISPE, a tutela di tutti gli interessi in gioco, avrebbe dovuto guardare alla propria storia, a quella del personale in servizio da oltre un ventennio e non da ultimo all’utenza verso cui i servizi sino ad oggi sono stati erogati e hanno visto i lavoratori delle cooperative operare sul fronte con abnegazione e amore nei confronti dei soggetti più fragili.
Pertanto mutando la forma di gestione anche l’utenza formata dai soggetti fragili subirà le conseguenze negative di una scelta di politica aziendale di tale portata.
I Cobas continueranno a portare avanti questa battaglia, affinché nessun dipendente delle cooperative perda il proprio posto di lavoro.

Lecce, 26 Dicembre 2023

Confederazione Cobas Lecce
Cobas Lavoro Privato
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella