News

Grillo attacca ancora Napolitano: «C’era una volta…un re. No, un presidente». Il leader 5 Stelle fa gli «auguri di Natale» al Colle: «A gennaio lo aspetta richiesta di impeachment, il 31 l’ultimo discorso»

0
0

La foto pubblicata da Grillo sul suo blog: il presidente Napolitano con fotomontaggio di Marylin Monroe che canta (non «Happy Birthday» ma «Merry Christmas» Mr President)

«C’era una volta…. un re, direte voi. No, c’era un presidente della Repubblica. In quel Paese la monarchia non esisteva da tempo. Questo presidente era un uomo molto anziano, con le fattezze di un re scomparso. Il suo portamento, nonostante l’incedere dell’età, era regale, altero. Pur non essendo un re, regnava come un re…»: nuovo attacco (velato, ma non troppo) al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quello pubblicato – il giorno di Natale – da Beppe Grillo sul suo blog. «Oggi è Natale, tempo di favole», è l’incipit del messaggio postato dal leader del Movimento 5 Stelle. Che manda gli «auguri» al Capo dello Stato: «Merry Christmas, Mr President».

INTERCETTAZIONI – Grillo narra «la vita del presidente» nei «palazzi del regno, pardon della Repubblica». «La parola del presidente era sacra, inviolabile, non poteva essere udita dai magistrati. – scrive Beppe Grillo riferendosi alle intercettazioni del Colle con l’ex ministro Nicola Mancino, registrate nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia – Quando ciò accadeva e una sua conversazione con un indagato veniva registrata, il presidente faceva cancellare i nastri». E lancia una stoccata anche sulla rielezione di Napolitano: «Il presidente non aveva data di scadenza, pur prevista nella Costituzione, e si faceva rieleggere, per il bene del Paese. Alla sua seconda rielezione contribuì un signore pluri indagato, pluri processato, che venne condannato in via definitiva e poi allontanato dal Senato».

LODO ALFANO – Eppoi la polemica sul Lodo Alfano: «É vero che non si era opposto energicamente ad alcune leggi vergogna – prosegue Grillo – come il lodo Alfano che persino un bimbo avrebbe bocciato come incostituzionale e che si era preso libertà che sconfinavano dal suo ruolo, ma era per il bene supremo del Paese». L’epilogo:«Ogni anno a Capodanno, da tempo immemore, il presidente faceva un discorso al popolo. Questa tradizione si ripete forse l’ultima volta – conclude Grillo – A gennaio lo aspetta una richiesta di impeachment per la sua decadenza. Un atto spiacevole verso chi ha dedicato la sua intera esistenza alla patria (…) Chissà se ringrazierà. Merry

http://www.beppegrillo.it/2013/12/merry_christmas_mister_president.html

Christmas, mister President.».