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L’Ospedale San Giuseppe di Copertino è l’unica vittima del piano di riordino regionale

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La scrivente Organizzazione Sindacale Cobas Lecce non vuole credere che l’unico Ospedale a pagare il prezzo più alto del riordino regionale della sanità sia l’Ospedale di Copertino. Il piano di riordino ospedaliero regionale ha stanziato 14 milioni per Casarano per il rilancio, a Galatina è stato assegnato il punto nascite oltre ad altre specialità, Gallipoli e Scorrano promossi a loro insaputa a Ospedali di primo livello, ma addirittura si continuano a potenziare inutilmente gli ospedali chiusi e trasformati in strutture territoriali nulla facenti che assorbono solo personale che potrebbe essere impiegato in strutture operative.
Non crediamo che l’unica vittima sacrificale del piano di riordino in Provincia di Lecce del presidente Emiliano sia l’Ospedale di Copertino.
Una struttura che all’inizio del mandato del Presidente Emiliano effettuava 5400 interventi chirurgici all’anno e ora a malapena 2400, sono stati mandati via primari, sono stati chiusi reparti e mortificate le professionalità.
Ora si sposta il punto nascite a Galatina, che non effettua interventi chirurgici in urgenza da tre anni (dirottati a Copertino) per mancanza anche di anestesisti-rianimatori; si sposta il centro trasfusionale per ora nelle ore notturne e nei festivi e non si inverte più in niente.
Quando anche il primario di Chirurgia sarà trasferito a Gallipoli il gioco sarà completo e nonostante questo scempio il Pronto Soccorso effettua ancora oltre 34000 accessi all’anno e Copertino è ancora spoke di terapia del dolore ed è secondo solo al Fazzi, come numero di visite erogate.
Crediamo che il Presidente Emiliano debba dire chiaramente che il problema della sanità leccese è l’Ospedale di Copertino ed assumersi in prima persona la responsabilità di questa distruzione.
Lecce, 07 Giugno 2018
Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella

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