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Ospedale San Giuseppe di Copertino fatti non promesse

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Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Michele Emiliano
c.a. Direttore Dipartimento Promozione della Salute Dott.Vito Montanaro

Spett.le
Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) Lecce
c.a. Direttore Generale Dott. Rollo
c.a. Direttore Sanitario Dott.Carlà
c.a. Dir. Prof. Sanitarie Dott.ssa Caterina Puntoriero

Spett.le
Presidio Ospedaliero San Giuseppe
c.a. Direttore Sanitario Dott. Cosimo Longo

Spett.le
Comune di Copertino
c.a. Sindaco Prof.ssa Sandrina Schito
c.a. Consiglieri Comunale

Oggetto: Ospedale San Giuseppe di Copertino fatti non promesse


La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce, constata che a distanza di un mese dal primo mirabolante annuncio della riapertura farlocca dell’Ospedale San Giuseppe, nulla è stato fatto di concreto per la riapertura e si insiste solo con gli annunci.
In questa corsa a chi fa l’annuncio più sensazionale si sono dilettati tutti: annunciano i politici, annuncia la direzione strategica, annunciano quaquaraquà elevati al rango di amministratori per opera di Dio, annunciano i sindacalisti ……
Ad oggi l’ospedale San Giuseppe, continua ad essere un Ospedale covid post-acuzie per pochi intimi ed è l’unico ospedale del Salento ad aver pagato un caro prezzo alla pandemia e ad essere stato completamente disgregato con il personale che ha rimpinguato gli organici degli altri Ospedali:
– all’Ospedale di Gallipoli medici al pronto soccorso, al reparto di ortopedia e al reparto di chirurgia, infermieri al trasfusionale e al day hospital oncologico, medici all’ortopedia di Scorrano;
– a Lecce medici al DEA e in ortopedia, infermieri all’oncologico e al trasfusionale con un ausiliario;
– a Galatina un medico due tecnici e un ausiliario al trasfusionale altro personale spostato anche al Galateo di San Cesario.
Gli infermieri che dovevano fare aggiornamento in Rianimazione a Lecce (trasferiti con una richiesta del Direttore di Anestesia e Rianimazione di Lecce protocollata due giorni dopo la concessione della autorizzazione da parte della Direzione Sanitaria di Copertino, un papocchio colossale), in vista della probabile apertura della terapia intensiva post operatoria, sono utilizzati nelle sale operatorie del Fazzi e non in affiancamento, ma in turno attivo, contravvenendo le disposizioni aziendali. Sembra quasi che la direzione strategica non aspettasse altro, ha sfruttato l’occasione sperando proprio di non riaprire più Copertino.
Il San Giuseppe ha pagato e paga perché non ha una Direzione Amministrativa, paga perché ha una Direzione Sanitaria allo sbando gestita da figure non idonee e alla mercé di pochi furbi, paga per guerre politiche baresi trasportate il loco, paga perché i soliti baroni non mollano la preda per rimanere col piede in due scarpe, paga per la mancanza di primari nella maggior parte dei reparti, paga perché l’Azienda continua a favorire nei posti di comando gli incapaci amici dei soliti noti, anziché premiare le professionalità che, nonostante lo sfacelo compiuto, continuano ad essere presenti nel San Giuseppe.
Giungono voci che improvvisamente è stato richiesto (da parte di chi non è dato sapere, ma sicuramente qualcun altro molto ferrato in materia) di rifare il pavimento delle sale operatorie, così dopo quasi tre mesi di immobilismo totale, seguiranno altri due mesi di lavori, che sigilleranno le sale operatorie. Per sempre!
Abbiamo ascoltato le proposte fatte dalla direzione strategica di riapertura a pezzi, cioè prima le medicine e il pronto soccorso, poi i reparti chirurgici e ci viene il dubbio che chi le ha proposte, ma anche chi le ha ascoltate in silenzio, non sia mai, ma proprio mai stato, anche solo un giorno, in un ospedale. I reparti, gli ambulatori e i servizi sono interdipendenti, senza l’uno non potrà mai funzionare bene l’altro.
Smettetela con i proclami, riorganizzate l’Ospedale San Giuseppe da Copertino come con puntiglio vi abbiamo più volte suggerito da un mese a questa parte e secondo le linee guida della Regione, richiamate subito tutto il personale sparso ai quattro venti e cercate, almeno una volta, di essere uomini con una spina dorsale e mantenere le promesse infinite che a più riprese avete fatto.

Lecce, 13 Maggio 2020

Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella

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