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Palazzo Madama: la mensa del Senato nell’occhio del ciclone per un pranzo luculliano si spendono solo 7,50 euro.

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La mensa del Senato è ben più economica di un dopolavoro ferroviario. Uno scontrino del 19 ottobre scorso, pubblicato sulla pagina Facebook del Popolo viola, testimonia un pranzo luculliano a una cifra totale di soli 7,50 euro, servizio escluso. Il pranzo va da pasta fresca agli asparagi a 0,87 euro a una torta della nonna a 0,67 euro. La tagliata con rucola e aceto balsamico costa solo 3,41 euro. Incredibilmente caro il servizio, che incide sul 40% del totale. Rimane il fatto che la cifra è davvero bassissima.

La Rete svela un altro dei privilegi della Casta. L'effetto è stato immediato: al riguardo, l'ufficio stampa del Senato ha voluto precisare che “dal 31 agosto scorso i prezzi del ristorante dei senatori sono stati ricondotti ai livelli di mercato. Cosa diversa dal ristorante dei senatori è la mensa del personale (…) Regolamentato come tutte le mense aziendali, pubbliche e private, il servizio è materia di trattativa sindacale, pertanto il costo dei pasti è a carico degli utenti secondo gli accordi in vigore, con la sola eccezione, nei giorni di seduta, del personale militare addetto alle funzioni di piantonamento esterno di palazzo Madama, per il quale la spesa è sostenuta dal Senato anziché dall'amministrazione di appartenenza”.