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1° Maggio a Taranto: il “controconcertone” per coniugare musica e lavoro. Sul palco Mannoia, i Sud e Roy Paci

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Primo maggio, festa del Lavoro. Il Lavoro con L maiuscola, quel concetto che ha tante sfaccettature. Diritti, lotte, salari, coscienza. Ce ne sarebbero tante altre. Resta uno solo, invece, il pulpito più adatto. Taranto si trasforma in un palcoscenico enorme dove accogliere tematiche sociali, dibattiti e confronti. C’è, anche, la musica. Anche. Perché al Parco archeologico delle mura greche non si scimmiotterà il concertone romano. Non sarà, in sostanza, una rassegna musicale bensì un’agorà dove discutere e proporre. E, poi, ascoltare i tanti cantanti che hanno aderito all’iniziativa.

Personaggi che hanno accolto l’invito dei “liberi e pensanti” e di Michele Riondino, l’attore tarantino promotore di questa iniziativa. Fiorella Mannoia, Francesco Baccini, Raf, Sud Sound System, Roy Paci: sono alcuni degli artisti che hanno scelto la città dei due mari per sposare, con note e parole, un concetto. Concetto fin troppo semplice che il Comitato dell’apecar ripete da quel famoso 2 agosto dello scorso anno. In quella mattina afosa, irruppe in piazza della Vittoria per contestare i segretari dei sindacati e gridare la propria verità.

«Ripartire da qui per ribaltare le sorti di un sistema che continua a stuprare il territorio disseminando veleni che provocano danni irreversibili alla salute e all’ambiente, facendo leva sul ricatto occupazionale. Taranto vanta, suo malgrado, circa il 40 per cento di disoccupati, precarietà diffusa, devastazione sociale, gli effetti di una colonizzazione industriale e militare. Svilupperemo la tematica attraverso musica, dibattiti, laboratori e giochi per bambini, proiezioni, installazioni, autoproduzioni artigianali e altro». Descrizione dell’evento accompagnata da innumerevoli adesioni. Alcune, addirittura, sono state rigettate per mancanza di tempo e spazi.

La storia si ripete, dunque. Stavolta, altra location. Il Parco archeologico della mura greche evoca le radici storiche e la gloria. Non è causale. Perché il capoluogo ionico «è un territorio da valorizzare: due mari, un clima gradevolissimo per quasi tutto l’anno, una storia dal passato indiscutibile, tradizioni e mestieri che stanno soccombendo a quello sviluppo imposto dall’alto». Il programma sarà presentato ufficialmente questa mattina alle 11 in una conferenza stampa ma il canovaccio è già stabilito. Il primo maggio tarantino inizierà alle ore 10 con diversi dibattiti tra le realtà associative e movimenti di lotta locali e nazionali sulla crisi del mercato del lavoro che coinvolge l'intera nazione. A proposito, tante associazioni hanno confermato la propria presenza. Impossibile citarle tutte ma, tra tanti, saranno presenti i rappresentanti di “No Tav”, “No al Carbone Brindisi”, “Bancarotta Bagnoli” e “Forum sociale antimafia Felicia e Peppino Impastato”. Dal Nord al Sud, insomma, un fil rouge che lega inevitabilmente la contrapposizione lavoro-ambiente. Anomalia usata e abusata «in nome del profitto». Un mantra che i “liberi e pensanti” ripetono instancabilmente.

di Alessio PIGNATELLI