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Liste d’attesa sempre più lunghe, e agende bloccate in piena estate?

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Possibile che se un turista si reca al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce per un’urgenza, e il medico prescrive una ricetta con codice U, per una ecografia dell’addome, si possa sentire rispondere che deve farla in Alpi (attività intramoenia) perché le agende sono bloccate?
Cosa deve fare un turista? Tornare in fretta e furia nella propria Regione e dire che alla ASL di Lecce non effettuano urgenze, e i pazienti cha hanno bisogno delle prestazioni li fanno in attività libero-professionale? Per favorire chi?
Ormai questi casi, da giorni, stanno diventando sempre più frequenti. Ne sanno qualcosa in Direzione Generale della ASL/Lecce di quello che accade nei Cup o nei servizi sanitari, ad es. alla cittadella della salute dell’ex Vito Fazzi?
Può un direttore di unità operativa, o un facente funzioni, spedire i pazienti in ALPI o presso studi privati, anche se convenzionati?
Così si stanno migliorando le liste d’attesa, visto che per fare una ecografia o mammografia bisogna attendere due anni?
Dove è finita la normativa nazionale che manda un paziente che non può effettuare una prestazione, perché non c’è posto, direttamente presso l’attività intramoenia senza pagare la visita, ma solo il ticket? Questa legge vale anche in Puglia e in questa provincia?

Maurizio Maccagnano, sindacalista dissidente dei COBAS Pubblico Impiego di Lecce

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