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No MONTI DAY: manifestazione nazionale il 27 Ottobre a Roma da Piazza della Repubblica ore 14,00 a Piazza San Giovanni

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I COBAS, insieme a tante altre persone che lottano, organizzazioni sociali e sindacali, forze politiche e movimenti civili, vogliono dare voce e visibilità a tutti/e quelli che rifiutano e contrastano Monti e la sua politica di massacro sociale, con una grande manifestazione nazionale il 27 ottobre a Roma.

Le feroci politiche di “austerità” – che Monti, sostenuto da PD, PdL e UdC, ha imposto nell'ultimo anno hanno colpito solo coloro che hanno sempre pagato e che non hanno alcuna responsabilità della crisi (salariati, pensionati, precari, disoccupati, settori popolari, piccolo lavoro “autonomo”) ed hanno immiserito ulteriormente scuola, sanità, trasporti, servizi pubblici e Beni comuni.

Nulla hanno pagato gli evasori fiscali (circa 300 miliardi l'anno sottratti alle casse statali), i grandi patrimoni (il 10% degli italiani possiede il 52% di beni mobili e immobili), banche, gruppi finanziari e industriali; mentre corruzione e ruberie delle caste politiche infestano le strutture nazionali, regionali e locali, sottraendo altre centinaia di miliardi all'uso collettivo; mentre le grandi mafie spadroneggiano non solo nelle regioni di origine ma si spartiscono il territorio nazionale, violentandolo economicamente e sul piano ambientale. 

E' ORA DI DIRE: BASTA!! Scendiamo in piazza per dire:

  • NO a Monti e alla sua politica economica che produce precarietà, disoccupazione e povertà, no alle controriforme liberiste, no alla distruzione della scuola e della sanità pubbliche e dei servizi sociali, no alla chiusura delle fabbriche e ai licenziamenti.
  • SÌ a massicci investimenti nei Beni comuni e nell'ambiente, all'assunzione dei precari, a partire dalla scuola, dove li si vorrebbe ancor più dividere attraverso inutili e assurdi “concorsacci”, deportando poi gli insegnanti “inidonei”, colpiti da gravi patologie.
  • a un'altra politica economica pagata dalle finanze dei ricchi, del grande capitale e delle banche, dal taglio delle spese militari e dalla cancellazione delle missioni di guerra, dalla soppressione della corruzione e dei privilegi delle caste politiche e manageriali.
  • NO all'Europa dei patti di stabilità, del Fiscal Compact, dell'austerità e del rigore, che devastano da anni gran parte dei paesi europei, e in particolare Grecia, Spagna e ora Italia.
  • SÌ al lavoro dignitoso, allo stato sociale , al reddito per tutte e tutti,
  • NO all'attacco autoritario alla democrazia, alla repressione contro i movimenti ed il dissenso, allo stato di polizia contro i migranti,
  • ad una democrazia vera nel paese e nei luoghi di lavoro, fondata sulla partecipazione,
  • ai diritti sindacali per tutti/e e non solo per le oligarchie dei sindacati di Stato.

Vogliamo mostrare che c'è un'altra Italia che rifiuta la finta alternativa tra centrodestra e centrosinistra che fingono di combattersi e poi approvano assieme tutte le controriforme, dalle pensioni all'articolo 18, dall'IMU alla svendita dei Beni comuni.

Un'altra Italia che lotta per il lavoro senza accettare il ricatto della rinuncia ai diritti e al salario,che difende l'ambiente ed il territorio, che si batte per una democrazia alternativa al comando autoritario dei governi liberisti europei primo fra tutti quello tedesco, della BCE, della Commissione Europea e del FMI, del grande capitale e della finanza internazionale.

Promuoviamo una manifestazione rigorosa nelle sue scelte, che porti in piazza a mani nude e a volto scoperto tutta l'opposizione democratica a Monti e a chi lo sostiene, per esprimere il massimo sostegno a tutte le lotte in atto per i diritti, l'ambiente ed il lavoro, dalla Valle Susa al Sulcis, da Taranto alla Fiat, dagli inidonei e precari della scuola a tutte e tutti coloro che subiscono i colpi della crisi. La manifestazione, che partirà alle 14,30 da Piazza della Repubblica, si concluderà in Piazza San Giovanni con una grande assemblea popolare, ove discuteremo di come dare continuità alla mobilitazione.

Confederazione Cobas dei comitati di base