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Sindaco e Vescovo per salvare la faccia/ta di Santa Croce…senza oneri

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a cura di Giacomo Grippa

Rincorsa fra gli enti locali (Comune, Provincia, Regione), sollecitati dal Sindaco di Lecce, dopo l'Sos, lanciato dal vescovo, per gli interventi di consolidamento della famosa facciata barocca di “Santa Croce”.

Sarà che tutto ancora deve essere verificato e conteggiato che lievemente generica è stata la promessa da parte del  rappresentanti salentini del Governo.

Esiste un altro consistente introito, stranamente sottaciuto da amministratori e gerarchie per le procedure  da rivedere e comunque rispettare: le chiese, cattoliche e non, ricevono ogni anno, da parte di tutti i Comuni il 7-8%, come prefissato dalle Regioni, degli oneri di urbanizzazione secondaria, versati dai cittadini per il rilascio delle concessioni edilizie.

Il finanziamento viene giustificato dall'aver incluso con l'art. 4 -L. n.847/1964 e l'attenzione al riguardo assunto dallo Stato con il nuovo Concordato (L.222/1985), le parrocchie ed edifici per servizi religiosi fra i servizi (asilo, mercato, scuole, delegazioni comunali, impianti ) con cui urbanizzare una zona.

Diverse sono problematiche sull' intera procedura seguita ( la superata competenza regionale a prefissare la percentuale, in lesione dell'autonomia del Comune, l'erogazione alle parrocchie, secondo il nuovo Diritto Canonico, e non più alle diocesi, l'obbligo vero della rendicontazione, i criteri di riparto, su richieste di confessioni diverse.

Il Comune di Lecce ha erogato alla diocesi interessata, in media degli ultimi 5 anni, sui 270 mila euro, per il 97,3% alla chiesa cattolica ed il 2,7% ai Testimoni di Geova, dati in eccesso per la prima, senza base o inconoscibile per i secondi, in quanto non beneficiari dell'8 per mille.

Occorrerà mettere in evidenza ed in conto, nella raccolta dei finanziamenti, quanto assicurato al riguardo già dal Comune, come accade proprio per diatribe e concorrenze sulla riparazione del “Campanile”.