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Vittoria Cobas ! Trasporti sanitari internalizzati in Sanitàservice Lecce

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La storia dell’Internalizzazione in Sanitàservice dei trasporti sanitari salentini ha avuto inizio il 25 giugno 2018, quando un gruppo di dipendenti impiegati nei servizi stanchi dei sindacati storici che li rappresentavano hanno deciso di cambiare il proprio futuro lavorativo rivolgendosi al sindacato Cobas.

Al primo incontro erano presenti molti lavoratori, anche se qualcuno di questi ha presenziato solo ed esclusivamente per riferire al proprio sindacato quanto detto considerato che per oltre 8 anni non aveva fatto nulla.

La storia dei lavoratori impiegati nei trasporti sanitari è la stessa che ha vissuto la sanità pugliese negli ultimi 20 anni con piano di rientro e compressione delle spese per i servizi sanitari. Il fine è stato quello di risparmiare, ponendo in essere chiusure di ospedali e varie ristrutturazioni, arrivando a tagliare i costi del personale sanitario.

I lavoratori che si sono rivolti al sindacato Cobas di Lecce riferivano che i loro rappresentanti sindacali, in merito alla questione dell’internalizzazione dei trasporti sanitari, rispondevano che non si poteva fare niente.

I lavoratori delusi e stanchi delle risposte (non risposte) dei loro rappresentanti e consci che andavano a confliggere con quanto era stato stabilito in Task Force/Tavolo Sepac della Regione Puglia del lontano 2012 si sono rivolti al sindacato Cobas di Lecce.

Il Sindacato Cobas di Lecce si è avvalso della collaborazione: dei Cobas di Brindisi con Bobo Aprile ed i Cobas di Taranto con Giancarlo Petruzzi.

Dopo diversi incontri interni al sindacato Cobas, Giancarlo Petruzzi nel settembre 2018 ha organizzato un incontro a Bari nel quale era presente l’ex Assessore regionale Tommaso Fiore che ha sostenuto la legge istitutiva delle Sanitàservice. Indirizzandoci su quella che si è rivelata essere la strada maestra che ha portato all’internalizzazione.

Nel contempo, a Lecce, si è subito compreso che la partita si sarebbe giocata contro tutti, compresi i sindacati che avevano sposato la tesi: “non si può fare niente” e in aggiunta definivano il sindacato Cobas “venditore di chiacchere”. La risposta vien da se: “veritas laborat saepe, exstinguitur numquam”.

Nel dicembre 2019 la scrivente O.S. Cobas ha rivolto l’invito alla Giunta Regionale Pugliese in merito alla necessità di porre in essere urgenti e sostanziali modifiche alle linee guida.

Il sindacato Cobas nei primi giorni del 2020 si è assunto la responsabilità di avanzare una piattaforma sindacale concernente la modifica delle Linee Guida per tutte le Sanitàservice pugliesi, scevro delle influenze e dei “diversi potentati” che si opponevano al processo di internalizzazione dei servizi sanitari.

La proposta Cobas è stata elaborata ascoltando tutte le necessità delle varie Asl pugliesi. Riguardo l’Asl di Lecce una maggiore attenzione è stata posta in merito ai trasporti sanitari chiedendo l’inserimento nei Servizi LEA il trasporto oncologico, tenuto conto che il trasporto dializzati era stato già posto in essere.

Le Linee guida approvate a dicembre 2019 non risultavano essere un documento redatto in ottica strategica (indirizzo, semplificazione, sviluppo, consolidamento del sistema), bensì risultavano un documento elaborato con logica e tecnica esclusivamente burocratica (ricognizione di norme, introduzione di vincoli e divieti, appesantimento delle procedure) con l’aggravante di introdurre (gratuitamente) una serie di paletti anche se non previsti nella normativa vigente.

Nel merito di quanto appena detto a parere dei Cobas le Linee guida adottate erano state redatte in modo non condiviso e partecipato, considerato che non hanno ritenuto opportuno ascoltare le parti interessate e le OO.SS..

Di conseguenza, non venivano censite le concrete problematiche in atto presso i singoli territori.

In data 10 giugno 2020, si è tenuto un incontro in videoconferenza con la Regione Puglia, avente ad oggetto la modifica e/o integrazione delle Linee Guida già approvate il 25/11/2019 con Delibera n. 2126.

All’incontro hanno partecipato: le Organizzazioni Sindacali, per la Regione Puglia il Consigliere del Presidente Emiliano nella persona di Domenico De Santis, il Direttore del Dipartimento della Salute nella persona di Vito Montanaro e tutti gli altri Dirigenti del Dipartimento.

All’esito dell’incontro, la Regione Puglia ha confermato la volontà di internalizzare le cinque postazioni del 118 attualmente affidate ad associazioni e ditte private, ed ha ulteriormente accolto la proposta specifica del sindacato Cobas di aggiungere nei servizi da internalizzare il servizio di trasporto per malati oncologici, in quanto il trasporto dializzati faceva già parte delle Linee Guida approvate nel 2015.

Nel febbraio 2020, prima del lockdown, si è tenuto un incontro con tutti i sindacati presso la Direzione Generale dell’Asl di Lecce, in detto incontro un rappresentante sindacale Cobas e un lavoratore dei trasporti sanitari venivano attaccati pubblicamente da un altro sindacalista il quale asseriva che il trasporto sanitario non si doveva/poteva internalizzare.

Oggi quel sindacalista canta vittoria illudendosi di prendersi dei meriti non suoi, pur consapevole che sono il frutto del lavoro fatto dal sindacato Cobas in silenzio e con umiltà.

Ad oggi il servizio di trasporto oncologico è svolto dalla società Tundo S.p.A. dal 2014 (come si evince dal bando di selezione), quando è stato posto in essere “l’affidamento diretto del servizio e del personale”, nonostante detto servizio sia iniziato nel lontano novembre 2010 (partito con 50 autisti e 50 OSS, selezionati tramite avviso pubblico presso gli uffici di collocamento ed assunti alle dirette dipendenze dell’ASL di Lecce).

Questo sindacato esprimeva tutta la sua soddisfazione nei confronti del presidente Emiliano che tramite i suoi più stretti collaboratori aveva voluto mettere fine ad una vertenza/vicenda che si protraeva sin dal lontano 2010, poiché oggi il trasporto oncologico rientra nelle Linee Guida regionali.

Il sindacato Cobas è stato sempre certo che l’affidamento in house portava economie di spesa per le casse regionali e certezza lavorativa per il personale impiegato in questi servizi. La certezza del sindacato Cobas era frutto di analisi compartiva dei costi e dei ricavi tra la gestione in appalto dei trasporti sanitari e la gestione in proprio da parte dell’Asl di Lecce internalizzando servizi e personale in Sanitàservice Lecce.

Ancora una volta hanno avuto ragione i Cobas sotto il profilo economico nel business plan dell’internalizzazione, dove sono emersi risparmi per oltre 200 mila euro.

Su questi aspetti potremmo replicare nello specifico: a qualcuno con “asinus rudentem venit in caelum”, a qualcun altro con “canes timidi vehementius latrant”.

Nel periodo che va dal giugno 2020 a novembre 2021, i Cobas in aggiunta a quanto precedentemente annoverato, hanno posto in essere:

1) diverse manifestazioni a Lecce, una delle quali effettuata l’8 settembre 2020 giorno della scadenza dell’appalto dei trasporti con occupazione della sala conferenze dell’Asl di Lecce;

2) manifestazioni ed incontri in Asl e Prefettura di Lecce;

3) lotta per la delibera di internalizzazione che stranamente ha visto le manifestazioni in solitaria dei Cobas, (foto e i servizi televisivi ne sono la prova);

4) la richiesta Cobas del pagamento sostitutivo degli stipendi da parte dell’Asl di Lecce;

5) le diverse proteste in Asl di Lecce e diversi incontri a Bari presso la Presidenza e il Dipartimento alla salute;

6) contrarietà al cambio di operatore economico paventata a settembre 2021 da altri sindacalisti;

7) la protesta in Sanitàservice per la modifica del bando pubblico.

La lotta dei lavoratori e delle lavoratrici sostenuti dal Sindacato Cobas hanno dato la possibilità a tutti i n. 122 dipendenti dei trasporti sanitari di avere un futuro lavorativo migliore.

Dopo questa sintesi del percorso sindacale dei COBAS, non vi è chi non veda che la vittoria debba essere attribuita alle lavoratrici e ai lavoratori che da lunedì 22 novembre fino al 25 novembre, firmeranno il contratto di assunzione a tempo indeterminato e finalmente dal 01 dicembre 2021 inizieranno a lavorare in Sanitàservice sicuramente alle condizioni stabilite ai sensi del D.lgs 81/08 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e ciò comporterà un beneficio per i lavoratori ma soprattutto  agli utenti del servizio pubblico.

Come si suol dire “un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”, non resta che formularvi i migliori auguri di buon lavoro a tutti i n. 122 dipendenti dei trasporti sanitari salentini con l’augurio che questo lavoro possa portare sicurezza economica e solidità lavorativa nel tempo.

Si ringrazia la Questura e la Prefettura di Lecce per la disponibilità e la sensibilità dimostrata nei confronti dei lavoratori in tutti questi anni di lotta sindacale.

Si ringraziano le testate giornalistiche di: Telerama, Antenna Sud e Lecce News 24, oltre che tutti gli altri siti web.

La coesione dei lavoratori e la determinazione degli stessi nella lotta sindacale ha vinto!!!

Il Sindacato Cobas rimarrà sempre al fianco dei lavoratori come ha sempre fatto.

Ancora grazie a tutti Voi per la fiducia che avete riposto nel Sindacato Cobas con l’impegno di non tradirla mai.

VENI, VIDI, VICI!!!

Confederazione Cobas Lecce

Dott. Giuseppe Pietro Mancarella

 

Lecce, Trasporti sanitari internalizzati in Sanitàservice


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