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I Confederali dicono il no alla riforma dell’articolo 18. Sara vero?

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La modifica dell’articolo 18 dello “Statuto dei lavoratori”continua a rimanere al centro del dibattito sulla riforma del mercato del lavoro. Negli ultimi giorni si era parlato di una apertura dei sindacati, con l’esclusione della Cgil, ad una manutenzione della norma per escludere dalla possibilità di reintegro i licenziamenti per motivi economici. Questa mattina tutti i leader sindacali hanno però ribadito la loro contrarietà a qualsiasi intervento che riduca le tutele per i lavoratori.

Camusso: Non ci convincono che senza art.18 paese cresce – “Il problema che ha il Paese è il lavoro, il fatto che giovani e over 50 non trovano lavoro e sono costretti nel circuito drammatico della precarietà” ha dichiarato il leader della Cgil intervenendo a 'Radio Anch'io'. “La cosa che continuiamo a chiedere al Governo – ha proseguito – è di ridurre la precarietà e le forme di ingresso, costruire ammortizzatori universali anche per il lavoro discontinuo. Non ci convinceranno che intervenire sui licenziamenti discriminatori rappresenti un'opportunità di crescita per il paese”. “Per la riforma degli ammortizzatori sociali e la riduzione della precarietà il Governo deve stanziare nuove risorse” ha concluso Susanna Camusso.

Angeletti: Su art. 18 non accetteremo prepotenze Governo– “La Uil non esclude lo sciopero generale se il Governo dovesse mettere mano all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori” ha detto il segretario generale dell’organizzazione, Luigi Angeletti, intervenendo alla 'Telefonata di Belpietro'. “Penso – ha sottolineato – che noi non potremmo accettare un'altra prepotenza di questo genere, soprattutto non potrebbero accettarla le persone. Noi non escludiamo nulla”

Bonanni: Nessun accordo se vogliono trofeo art. 18 – Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, si dice “fiducioso” sulla possibilità di trovare un accordo sulla riforma del lavoro con le imprese. “Se gli imprenditori sono in buona fede – ha detto a 'Radio Anch'io' – e non vanno dietro agli asini che volano possiamo convergere sulle ragioni di inefficienza”. “Se vogliono un trofeo – ha aggiunto riferendosi all'articolo 18 – non troveremo un accordo. Ma sono fiducioso, abbiamo già trovato un'intesa sugli ammortizzatori. Mantenere quelli che ci sono e rafforzarli”. – “Per noi la vicenda dell'articolo 18 è sovrastimata da parte di chi vuole modificarlo. Non ho mai sentito un imprenditore straniero dire che non investe in Italia perché c'è l'articolo 18” ha infine affermato Bonanni.