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Inps chiede il sangue ai lavoratori ma butta via 80milioni di euro. Ci prendono in giro?

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Sono rimasto scioccato dall'articolo sull'Espresso di stamattina, penso alle lacrime da coccodrillo della Fornero che chiede sacrifici ai pensionati e ai lavoratori e poi si scopre che dal 2002 l'Inps sta gestendo così male il proprio patrimonio da aver mancato incassi per 80 MILIONI DI EURO!

E ora chiedono sacrifici a noi? Ma stiamo scherzando, ci prendono in giro?

Riporto la faccenda perché è agghiacciante:

Al centro della bufera c'è la gestione del patrimonio immobiliareereditato nel 2002 dall'Inps e fino a qualche anno fa amministrato dall'ex responsabile della direzione del patrimonio Francesco Varì, ora presidente dell'Organismo di valutazione dell'integrità e trasparenza dell'Inps (Oiv).

Il cda dell'ente ha disposto un'indagine sull'asset ad una commissione interna che ha appena consegnato la sua relazione finale. Le irregolarità riscontrate sono risultate così inquietanti da indurre il magistrato Ferrara a chiedere al dg Mauro Nori quali provvedimenti intende prendere di fronte alle anomalie denunciate e ad informare la procura regionale della Corte dei conti del Lazio.

In pratica:

L'inps ha sottoscritto nel 2002 con Rti Pirelli&C, Romeo spa e Sovigest un contratto per la gestione degli immobili, la manutenzione dei palazzi sparsi in tutta Italia e la riscossione degli affitti.

Il contratto prevedeva una scadenza biennale (2004) e la possibilità di rinnovi annuali per un massimo di tre anni. Rinnovi che arrivano puntualmente. Al terzo colpo, nel 2006, addirittura per un quadriennio, in violazione alla normativa che vietava rinnovi dei contratti delle pubbliche amministrazioni in maniera tacita e non motivati da ragioni di convenienza.

Altra violazione, quella relativa alle nuove disposizioni del maggio 2005 che, per i contratti già scaduti o che venivano a scadenza nei sei mesi successivi all'entrata in vigore della nuova legge (10 agosto 2005), stabilivano che potevano essere prorogati per un massimo di sei mesi per il tempo necessario alla stipula dei nuovi, ma con gare ad evidenza pubblica. Peccato che non sia stata “bandita alcuna gara”, mentre i contratti sono stati prorogati oltre i termini fissati.

Un regalo a Pirelli, Romeo e Sovigest?

Inoltre, e qui la vera beffa da 80milioni, secondo gli accordi, le tre società hanno corrisposto all'Inps solo un minimo garantito, complessivamente 7 milioni 308 mila euro l'anno, a fronte di incassi ben più ricchi e che nel periodo 2003-2010 hanno portato alle tre società riscossioni di quasi 81 milioni di euro superiori ai canoni riconosciuti all'Inps. (Fonte: L'Espresso)