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La Riforma dei Servizi Sociali, un bene comune

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La riforma dei servizi sociali che si abbatterà sui lavoratori e sulle famiglie di Roma, architettata dall’assessorato dei servizi sociali e concertata solo dai sindacati confederali (cgil-cisl-uil) insieme alle centrali cooperative, produrrà licenziamenti e la distruzione definitiva dei servizi di assistenza domiciliare e non solo. 

A partire da metà maggio inizierà la sperimentazione della riforma su alcuni municipi, tra cui sicuramente il IV, che prevede:

  • il peggioramento delle condizioni lavorative
  • l’introduzione di pacchetti di assistenza di 1 operatore su 5 utenti con relativo carico di lavoro e inevitabili licenziamenti;
  • l’introduzione del servizio “a chiamata dell’operatore da scongelare nel momento del bisogno
  • prestazioni che potranno frammentarsi a 1 ora o 1 ora e mezza, che precarizza ulteriormente le/gli operatrici/ori, che cancella il valore sociale del nostro lavoro riducendolo alla sola assistenza di base;
  • l’istituzione di liste di “badantato” comunali per utenti gravi che sono ritenuti dall’amministrazione “troppo costosi” con relativa perdita di qualita’ del servizio e condizioni contrattuali vergognose.
  • a questo si aggiunge lo smantellamento di fatto della funzione educativa degli a.e.c. (assistenti educativi culturali) nelle scuole per l’assistenza specialistica a studentesse e studenti disabili, la chiusura della casa di riposo di roma 2 e la ristrutturazione del servizio per la terza eta’, con “deportazione” degli anziani e molti posti di lavoro a rischio, la dismissione progressiva dei servizi sociali ed educativi dell’azienda speciale comunale farmacap, la ristrutturazione dei servizi saisa, sismif e saish, la diminuzione dei laboratori teatrali integrati e dei laboratori in genere per ragazzi e adulti con difficolta’ di apprendimento e disagi psichici, la dequalificazione dei servizi di case famiglia, centri diurni, dei servizi su hiv-aids, la mancanza di un reale piano di formazione, aggiornamento, riqualificazione professionale e dell’applicazione delle misure di tutela della salute e della sicurezza…

basta… con la distruzione del welfare cittadino e con la precarizzazione delle nostre vite giovedi’ 12 maggio presidio sotto al v dipartimento di viale manzoni 16 (con copertura di assemblea sindacale).

Verso lo sciopero del 30 maggio contro l’amministrazione alemanno e il bilancio “lacrime e sangue” operatrici e operatori sociali in lotta

Cobas Cooperative Roma