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Nei Comuni anche il cappellano cimiteriale

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Scorrendo alcuni ricorsi esaminati dai Tribunali Amministrativi Regionali ne ho rilevato uno che sa dell'incredibile.

               La sezione  di Salerno del Tar Campania con decisone n.241 del 16 marzo 2005 ha respinto il ricorso n.2733/94, proposto da mons. G.G. , dipendente comunale con l'incarico  di “cappellano cimiteriale”, contro il Min. degli Interni ed L'Amministrazione locale di  Pagani per il mancato inquadramento dalla   7^ all' 8^ qualifica funzionale.

              Tale inquadramento per la norma contrattuale del comparto Enti Locali, ribadita dal giudice amministrativo spetta a funzionario, laureato, nel caso in Teologia, che svolga attività con adozione di atti e provvedimenti complessi.

               Per il Tar adito il servizio di Cappellaneria cimiteriale si limita a semplici mansioni  religiose.

               Se già i riti funebri ecclesiastici si svolgono nelle parrocchie e quelle nei cimiteri sono rari ed eventuali, come si giustifica che per il relativo compito venga  previsto un responsabile di ruolo a posto fisso e secondo l'orario dei dipendenti comunali?

               Mi chiederei come sia stato articolato il concorso per l'accesso ad un tale ruolo, quale il mansionario per il servizio di assistenza religiosa, nei cimiteri,  anche per le anime ormai  nell'aldilà?  

        Giacomo Grippa (Lecce)