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terapia antalgica chiude all’Ospedale di Copertino per favorire i privati

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Spett.le
Regione Puglia
c.a. Presidente Michele Emiliano
c.a. Direttore Dipartimento Promozione della Salute Dott.Vito Montanaro

Spett.le
Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) Lecce
c.a. Direttore Generale Dott. Rollo
c.a. Direttore Sanitario Dott.Carlà

Spett.le
Presidio Ospedaliero San Giuseppe
c.a. Direttore Sanitario Dott. Cosimo Longo

Spett.le
Comune di Copertino
c.a. Sindaco Prof.ssa Sandrina Schito
c.a. Consiglieri Comunale

Oggetto: terapia antalgica chiude all’Ospedale di Copertino per favorire i privati

La scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego di Lecce, continua a non comprendere e contesta, la nefasta decisione del Dott. Pulito, non contrastata da alcun componente della Direzione Strategica Aziendale, di chiudere l’ambulatorio di Terapia del Dolore del San Giuseppe, primo ambulatorio in Puglia.
Tutti gli attori di questa strana vicenda sembrano digiuni delle più elementari nozioni di gestione sanitaria; se la rete dolore ha come modello quello così detto ‘Hub and Spoke’, sarebbe interesse di chi gestisce il centro hub, cioè il dott. Pulito, avere più spoke possibili; nella ASL di Lecce si chiude l’unico centro Spoke degno di tale nome, con un pretesto puerile e senza fondamento, questo inevitabilmente porterà all’implosione del sistema, a meno che non ci sia un secondo fine.
Alcuni giorni fa un grosso gruppo privato che gestisce una clinica a Lecce, con una tempistica perfetta, ha annunciato il potenziamento del servizio di terapia del dolore.
I privati fiutano sempre l’affare e visto l’enorme buco di offerta che la chiusura dell’ambulatorio del San Giuseppe sta provocando, impossibile da colmare con qualche ora di attività in più dell’ambulatorio del Fazzi, come scritto nella lettera di chiusura dal dott. Pulito, si sono subito attivati; oltre le visite e gli eventuali trattamenti, poi, vi sarà tutto l’indotto: radiografie, ecografie, TAC, risonanze magnetiche e tanto altro.
A questo punto chiediamo anche alla Regione, se intende avallare ancora una volta, questa politica sanitaria di trasferimento di competenze dal pubblico al privato, con la soppressione dell’ambulatorio di terapia del dolore più produttivo della Regione, mettendo in difficoltà gli strati di popolazione più fragili, come gli anziani e i disoccupati, impossibilitati a pagare le visita presso i privati.
Il pretesto della mancanza dell’accreditamento dopo 13 anni di servizio fino a febbraio 2020, varie delibere regionali che identificano il San Giuseppe come spoke di terapia del dolore e il raggiungimento di risultati strepitosi, pone anche il problema delle responsabilità dei Primari del reparto del San Giuseppe a cui fa capo l’ambulatorio, tra cui, manco a dirlo, lo stesso dott. Pulito, e delle Direzioni di presidio negli ultimi 13 anni, che hanno permesso che un ambulatorio non accreditato potesse essere aperto al pubblico.
Invochiamo a gran voce un intervento della Regione, nelle persone del Presidente e Assessore alla Salute Michele Emiliano, del direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e dei vertici Aziendali per risolvere questa insensata chiusura dell’ambulatorio di Terapia del Dolore del San Giuseppe da Copertino e con essa anche la situazione del CUP, a tutt’oggi ancora chiuso, del Laboratorio Analisi e Radiologia ancora non aperte ai servizi ai cittadini e del Pronto Soccorso sempre in difficoltà e ora più che mai trasportificio di pazienti, anche di quelli con patologie lievi a causa della impossibilità di alcuni reparti, come ortopedia, a trattare le urgenze ed evitato dalle ambulanze del 118.
La Scrivente O.S. Cobas Pubblico Impiego proseguirà con le nostre contestazioni fino a che ogni reparto e servizio del San Giuseppe da Copertino, non riprenderà completamente la propria attività.

Lecce, 24 Maggio 2020

Confederazione Cobas Lecce
Cobas Pubblico Impiego
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella

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