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Xylella, l’Ue decide nuove misure. Peacelink: Non abbattere gli ulivi

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Il Comitato Paff, Comitato tecnico permanente veterinario e fitosanitario dell’Ue, si è riunito stamane a Bruxelles e ha affrontato la questione Xylella fastidiosa, il batterio ritenuto causa del disseccamento degli ulivi in Puglia. Il Comitato, che riunisce i rappresentanti della Commissione Europea e dei diversi Stati Membri dell’Unione Europea, continuerà i suoi lavori domani per discutere e votare nuove misure riguardanti gli ulivi monumentali della Puglia.

Sembra, infatti, che di recente nuovi casi di alberi infetti (almeno tre) siano stati trovati nelle province di Taranto e Brindisi, secondo fonti della Regione Puglia. I nuovi focolai avrebbero toccato per la prima volta la Valle d’Itria, uno dei cuori simbolici della regione di cui gli ulivi monumentali sono anima, passato e storia.

La deroga che sarà votata domani prevede che, in caso di nuovi focolai di Xylella fastidiosa presenti nella zona cuscinetto di 10 kilometri o fuori dalle aree demarcate, si possa evitare la distruzione preventiva degli ulivi monumentali sani che siano situati in un raggio di 100 metri attorno ad ogni pianta infetta. Il tutto solo a condizione che siano predisposte delle misure per evitare l’ulteriore diffusione del disseccamento, come l’installazione di reti anti-insetto che servirebbero ad evitare il passaggio dell’insetto-vettore del batterio, la “sputacchina”.

Tale misura, se approvata (a maggioranza qualificata), permetterebbe di evitare l’eradicazione di centinaia di ulivi monumentali nella zona di Fasano, Cisternino e di Martina Franca.

Tra le altre misure che il Comitato Paff potrebbe approvare domani c’è anche la possibilità di reinsediare determinate piante ed altre varietà di ulivo resistenti alla Xylella fastidiosa nelle zone di contenimento, misura nella quale spera la Regione Puglia visto che l’autorizzazione al reimpianto di specie di ulivo tolleranti, secondo quanto dichiarato dal Presidente Emiliano, consentirebbe agli agricoltori pugliesi, di poter avviare una riconversione della coltura.

Le reti anti-insetto sembrano a questo punto l’unica misura per proteggere gli ulivi monumentali e per evitarne l’eradicazione.

Peacelink e Spazi Popolari ribadiscono la propria posizione contro ogni eradicazione in assenza di dati scientifici definitivi sulla questione Xylella fastidiosa e, ancora ad oggi, sui patogeni che causano la sindrome del disseccamento delle piante.

Peacelink e Spazi popolari rinnovano nuovamente l’invito a ricercare a 360 gradi e chiedono che sia garantita l’assoluta intangibilità degli ulivi.

di Antonia Battaglia

(21 settembre 2017)
fonte: micromega