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un altro reintegro a Gallipoli per i lavoratori licenziati illegittimamente da Gial Plast.

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Altra vittoria con reintegro immediato di un lavoratore del Comune di Gallipoli Carroccia Giuseppe, finalmente un’altra soddisfazione nel giro di pochi giorni.
Per Carroccia Giuseppe si mette la parola fine per l’assurda storia di essere stato illegittimamente licenziato da Gial Plast, infatti è stato reintegrato dal Giudice del Lavoro leccese il Dottore Luca Buccheri e da domani deve tornare a lavoro.
Il Giudice Luca Buccheri ha accolto in pieno il ricorso presentato a difesa del lavoratore Carroccia Giuseppe dagli avvocati Fabio Vincenti e Luigi Mercurio, ha annullato il licenziamento irrogato da Gial Plast ordinando il reintegro sul posto di lavoro e costringendo il datore di lavoro al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e delle retribuzioni non percepite.
Il Sindacato Cobas ha sempre ribadito il concetto che i lavoratori reinseriti da oltre 20 anni nel mondo del lavoro e che avevano pagato il loro debito con la giustizia non potevano essere licenziati.
La Gial Plast ha agito in assoluta autonomia e i licenziamenti erano stati decisi da loro, tesi sostenuta anche dalla Prefettura di Lecce nel verbale della riunione fatta con il Cobas questa estate.
Attualmente abbiamo registrato n.9 reintegre:
1) n.3 reintegre a Gallipoli Caiffa Sebastiano, Carroccia Luigi e  Carroccia Giuseppe per Gial Plast;
2) n.1 reintegra a Ugento di Preite Antonio per Ecotecnica subentrante a Gial Plast;
3) n.2 reintegre a Parabita di Coronese Antonio e Toma Luigi per AXA subentrante a Gial Plast;
4) n.2 reintegre a San Nicandro Garganico (Foggia) di Buca Vincenzo e Biscotti Massimiliano per Gial Plast.
5) n.1 reintegra a Ostuni (Brindisi) di Lacorte Antonio per Gial Plast;
Ancora una volta sindacato Cobas pone una domanda al Commissario Giudiziario, il Dottore Massimo Bellantone, perché in regime di autotutela non revoca tutti i licenziamenti effettuati nella primavera scorsa da Gial Plast ?
Ormai l’orientamento giurisprudenziale è chiaro, tutti i Giudici di primo e di secondo grado stanno dando ragione ai lavoratori licenziati, perché non chiudiamo questa storia senza aspettare le altre pronunce dei Giudici per il resto dei lavoratori?
Il dipendente Giuseppe Carroccia di Gallipoli reintegrato, lavorava dal 1980 presso il servizio di nettezza urbana con le varie ditte aggiudicatrici dell’appalto e tramite le cc.dd. clausole sociali ha svolto continuamente la propria attività lavorativa.
Grande soddisfazione per il Cobas che non ha mai mollato un istante a stare al fianco dei lavoratori raccogliendo un risultato a dir poco importante.
La preoccupazione adesso rimane per tutti gli altri lavoratori ancora a casa e senza stipendio.
Oltre ai 30 licenziamenti Gial Plast siamo di fronte ad ulteriori 5 licenziamenti fatti dalla società Colombo operante nel Comune di Gallipoli e per i quali non abbiamo notizie.
La scrivente O.S. Cobas di Lecce ha chiesto in data 30 dicembre 2019 un incontro urgente con la società Colombo per comprendere le decisioni poste in essere a seguito della revoca da parte del Tribunale della misura interdittiva antimafia e chiedendo il reintegro immediato dei n.5 lavoratori del Comune di Gallipoli illegittimamente sospesi/licenziati dal lavoro con un messaggio sul telefonino.

Brindisi e Lecce, 13 Gennaio 2020

Per il Cobas Roberto Aprile e Giuseppe Mancarella

https://www.piazzasalento.it/motivazioni-non-attuali-e-oggettive-reintegrato-al-lavoro-nella-gial-plast-un-altro-netturbino-dal-passato-molto-pesante-148634

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