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Nelle linee guida della Regione Puglia, accolte le richieste Cobas

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Nel dicembre scorso la scrivente O.S. Cobas aveva rivolto l’invito alla Giunta Regionale Pugliese della necessità di urgenti e sostanziali modifiche alle linee guida.
Il sindacato Cobas nei primi giorni del 2020 si è assunto la responsabilità di avanzare una piattaforma di modifica delle Linee Guida per tutte le Sanitàservice pugliesi, scevre dalle influenze dei diversi potentati che si oppongono all’internalizzazione di servizi sanitari alla mercé di famelici privati e auspicando che la Regione Puglia possa far tesoro delle proposte del sindacato.
Le Linee guida approvate a dicembre non risultavano essere un documento redatto in ottica strategica (indirizzo, semplificazione, sviluppo, consolidamento del sistema) bensì risultavano un documento elaborato con logica e tecnica esclusivamente burocratica (ricognizione di norme, introduzione di vincoli e divieti, appesantimento delle procedure) con l’aggravante di introdurre (gratuitamente) una serie di paletti anche se non previsti nella normativa vigente.
In merito il metodo adottato era da criticare perché le Linee guida erano state redatte in modo non partecipato, non ritenendo nemmeno di ascoltare le parti interessate e le OO.SS..
Di conseguenza, non venivano censite le concrete problematiche in atto presso i singoli territori.
Secondo la scrivente O.S. non è più rinviabile l’approvazione di una Legge Regionale che possa da una parte proteggere e meglio regolamentare i processi di internalizzazione e dall’altra prevedere l’istituzione di un organismo di monitoraggio, indirizzo e controllo cui le Sanitàservice facciano costante riferimento e che funga da coordinamento tra esse. Tale organismo potrebbe essere istituito presso l’Assessorato regionale alle Politiche della Salute o presso la Presidenza.
L’incontro con la Regione Puglia, svoltosi in videoconferenza nella giornata di oggi 10 giugno, era per la modifica e/o integrazione delle Linee Guida approvate il 25/11/2019 con Delibera n. 2126.
All’incontro hanno partecipato le Organizzazioni Sindacali e per la Regione Puglia il Consigliere del Presidente Emiliano, Domenico De Santis, il Direttore del Dipartimento della Salute, Vito Montanaro e tutti gli altri Dirigenti del Dipartimento.
La Regione Puglia ha confermato la volontà di internalizzare le cinque postazioni del 118 attualmente affidate ad associazioni e ditte private.
La Regione Puglia ha accolto la proposta specifica del sindacato Cobas di aggiungere nei servizi da internalizzare il servizio di trasporto per malati oncologici, mentre il trasporto dializzati faceva già parte delle Linee Guida approvate in precedenza.
Attualmente il servizio di trasporto oncologico è svolto dalla società Tundo anche se è presente tra i servizi che l’ASL di Lecce fornisce all’utenza già dal 2010, anno in cui è partito con 49 autisti e personale OSS, selezionati tramite avviso pubblico presso gli uffici di collocamento, e che nel 2012 a causa del blocco delle assunzioni dal piano di riordino della Regione Puglia sono stati affidati in appalto alla Tundo S.p.a. in attesa dello sblocco delle assunzioni.
Questo sindacato esprime tutta la sua soddisfazione nei confronti del presidente Emiliano che tramite i suoi più stretti collaboratori ha voluto mettere fine ad una vertenza/vicenda che si protraeva dal 2010, poiché oggi il trasporto oncologico rientra nelle Linee Guida regionali. Il sindacato Cobas è certo che l’affidamento in huose porterà economie di spesa per le casse regionali e certezza lavorativa per il personale impiegato in questi servizi.

Lecce, 10 Giugno 2020

Cobas Pubblico Impiego-Sanità Lecce
Dott.Giuseppe Pietro Mancarella

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